di Alessandra Siotto
SIENA. Come già annunciato a suo tempo dal CittadinoOnline, il Comitato contro l'ampliamento dell'aeroporto di Ampugnano ha presentato circa un mese fa un esposto alla Procura della repubblica. I tre punti fondamentali su cui si basa quest'atto sono stati illustrati dagli esponenti del comitato questo pomeriggio (23 luglio) in conferenza stampa.
In primo luogo il comitato ha parlato di abuso edilizio. Come ha spiegato Lorenzo Innocenti “i lavori di ampliamento della pista dell'aeroporto, iniziati nel 2002-2003, sono stati fatti in difformità rispetto al piano regolatore di allora, che è in vigore ancora oggi. La difformità veniva evidenziata nel decreto regionale che non assoggettava il progetto all'obbligo della Via e gli enti venivano invitati a mettere in regola il progetto con quanto previsto dal decreto. Ma non è stato mai fatto niente. Abbiamo già mandato una diffida al sindaco di Sovicille, ma visto che è rimasta inascoltata abbiamo deciso di procedere con la denuncia per abuso edilizio relativo a quei lavori”.
Il secondo punto dell'esposto riguarda la necessità di una gara ad evidenza pubblica per far subentrare un soggetto privata in una società a partecipazione pubblica. Secondo Innocenti “la gara è stata una buffonata, era già stato deciso tutto, Galaxy era l'unico concorrente. Il secondo ed unico partecipante, Real Dreams, ha fatto la sua proposta fuori tempo. La legge prevede la pubblicizzazione per questo tipo di privatizzazioni, mentre la procedura, in questo caso, è in netto contrasto con quanto necessario legalmente”.
“Inoltre – ha spiegato Mariarosa Mariani – il fondo Galaxy aveva dei rapporti ufficiali ed ufficiosi con il cda della società aeroportuale già a partire dagli ultimi mesi del 2006, in particolare dal 15-12-2006. Tuttavia, in data 11-1-2007, il presidente della società aeroportuale ha stipulato con Polar Consulting srl, società di consulenze con sede a Milano, un contratto con la dicitura: mandato in esclusiva per la gestione dei rapporti con il partner finanziario e operativo per l'aeroporto di Siena-Ampugnano”. Secondo Mariani: “questo è quanto si legge nelle carte e significa che la società aeroportuale pagava la Polar per gestire i suoi rapporti con Galaxy e nel bilancio 2007 della società aeroportuale figurano 111.244 euro imputabili al servizio di consulenza resi per la ricerca del fondo di private equity deciso a investire sull'espansione della società”. “La Polar – ha detto ancora Mariani – è una società costituita a sua volta da un'altra società ed ha subito varie trasformazioni: a febbraio 2007 si chiamava Polar Consulting srl, il 25 settembre 2007 è diventata Polar Consulting Group l.t.d e infine le fatture sono arrivate da un'altra società individuale, immobiliare, con sede a pochi passi da Siena. Ci sono molti lati oscuri da chiarire in tutta questa vicenda”.
Il terzo aspetto dell'esposto riguarda la delibera del 11-03-2007 in cui la Camera di Commercio ha privatizzato la società aeroportuale, cedendo gratuitamente al fondo Galaxy diritti di opzione per 12 milioni di euro. “I soci pubblici – secondo il comitato – non avrebbero esercitato i loro diritti di opzione e questo significherebbe cederli gratuitamente a Galaxy”.
Inoltre gli esponenti del comitato hanno annunciato che stanno verificando altri aspetti da integrare eventualmente all'esposto. Il primo punto riguarda i compensi del nuovo cda dell'aeroporto: “il nuovo amministratore delegato della società – ha detto Mariani – riceve 150.000 euro l'anno, più eventuale rimborso spese. Il gettone di presenza per i consiglieri è di 330 euro a seduta e il presidente riceve 30.000 euro annui. La finanziaria del 2006 mette dei tetti alla spesa per le indennità degli amministratori di società a capitale partecipato pubblico. Il nuovo cda ha approvato questi numeri, riservandosi di verificare la legge in seguito. Se non lo faranno faremo un altro esposto”. Infine Mariani ha evidenziato che “ci sono varie osservazioni al bilancio, tra cui il punto dove si dice che la società non ha valutato il rischio finanziario perchè ritenuto irrilevante”.