di Mabel Marini
SOVICILLE. Il 15 aprile è stata una giornata triste per la zona di Ampugnano. Infatti, sotto gli occhi attoniti di un gruppo di osservatori, alcuni anche del Comitato contro l’Ampliamento dell’Aeroporto, le motoseghe hanno abbattuto, in loc. Padule, decine e decine di alberi ad alto fusto, molti dei quali pini domestici (genus Pinus specie domestica), di notevole diametro, platani e pioppi. Le immagini del resto parlano chiaro.
Non era invece chiaro il motivo dell’intervento, ed alcuni degli osservatori hanno indagato sulla questione. Un assessore ha quindi asserito che la società dell’Aeroporto era del tutto in regola avendo avuto il permesso dell’Unione dei Comuni della Val di Merse e che tre del Corpo forestale avevano dato l’assenso per l’abbattimento. Infatti, secondo l’assessore Tozzi del comune di Sovicille, il sopralluogo aveva rivelato che gli alberi erano ammalati e che, comunque, il Pinus domestica non aveva tutela. Inoltre, vi sarebbe pronto un progetto di piantumazione. Gli amici del Comitato, che ci hanno peraltro contattato sugli sviluppi della situazione, hanno continuato a scavare nella cosa, scoprendo che il progetto di piantumazione non esiste.
"Inoltre, la forestale di Rosia aveva dato solo indicazione sulle procedure da seguire ma non aveva fatto alcun sopralluogo – dice il Comitato – nè dato alcun assenso nè verificato alcuna malattia . La procedura consigliata per ottenere l’autorizzazione dall’Unione dei Comuni della Val di Merse non è mai stata seguita. E su nostra segnalazione, (la Forestale) ha aperto una indagine, con primo sopralluogo il 20 o il 21, dopo aver accertato che la società non aveva alcuna autorizzazione della Unione dei Comuni".
Inolte, continua il Comitato, "il Pinus domestica gode di una certa tutela (non va infatti confuso con il Pinus pinaster, ovvero il pino marittimo), e comunque l’abbattimento di alberi necessita di autorizzazione, se in area agricola".
Venerdì 16 infine il Comitato ha chiesto un incontro via mail con il Presidente Machetti, che ad oggi non ha ancora risposto. Inoltre, ‘’fin da ora segnaliamo – conclude il Comitato – che l’ing. Poggiolini, responsabile del progetto manutenzione distruttiva, allarmato per la presenza del Comitato, si è chiuso dentro l’aeroporto, rifiutando persino di vederci".
E per concludere, il Comitato contro l’Ampliamento di Ampugnano, attendendo risposte anche su queste pagine riguardo alla questione, ringrazia il signor Carletti, dipendente dell’aeroporto, che, dicono testualmente "cordiale ed informato, ci sembra l’unica persona di buonsenso" in questa triste vicenda.
© RIPRODUZIONE RISERVATA
SOVICILLE. Il 15 aprile è stata una giornata triste per la zona di Ampugnano. Infatti, sotto gli occhi attoniti di un gruppo di osservatori, alcuni anche del Comitato contro l’Ampliamento dell’Aeroporto, le motoseghe hanno abbattuto, in loc. Padule, decine e decine di alberi ad alto fusto, molti dei quali pini domestici (genus Pinus specie domestica), di notevole diametro, platani e pioppi. Le immagini del resto parlano chiaro.
Non era invece chiaro il motivo dell’intervento, ed alcuni degli osservatori hanno indagato sulla questione. Un assessore ha quindi asserito che la società dell’Aeroporto era del tutto in regola avendo avuto il permesso dell’Unione dei Comuni della Val di Merse e che tre del Corpo forestale avevano dato l’assenso per l’abbattimento. Infatti, secondo l’assessore Tozzi del comune di Sovicille, il sopralluogo aveva rivelato che gli alberi erano ammalati e che, comunque, il Pinus domestica non aveva tutela. Inoltre, vi sarebbe pronto un progetto di piantumazione. Gli amici del Comitato, che ci hanno peraltro contattato sugli sviluppi della situazione, hanno continuato a scavare nella cosa, scoprendo che il progetto di piantumazione non esiste.
"Inoltre, la forestale di Rosia aveva dato solo indicazione sulle procedure da seguire ma non aveva fatto alcun sopralluogo – dice il Comitato – nè dato alcun assenso nè verificato alcuna malattia . La procedura consigliata per ottenere l’autorizzazione dall’Unione dei Comuni della Val di Merse non è mai stata seguita. E su nostra segnalazione, (la Forestale) ha aperto una indagine, con primo sopralluogo il 20 o il 21, dopo aver accertato che la società non aveva alcuna autorizzazione della Unione dei Comuni".
Inolte, continua il Comitato, "il Pinus domestica gode di una certa tutela (non va infatti confuso con il Pinus pinaster, ovvero il pino marittimo), e comunque l’abbattimento di alberi necessita di autorizzazione, se in area agricola".
Venerdì 16 infine il Comitato ha chiesto un incontro via mail con il Presidente Machetti, che ad oggi non ha ancora risposto. Inoltre, ‘’fin da ora segnaliamo – conclude il Comitato – che l’ing. Poggiolini, responsabile del progetto manutenzione distruttiva, allarmato per la presenza del Comitato, si è chiuso dentro l’aeroporto, rifiutando persino di vederci".
E per concludere, il Comitato contro l’Ampliamento di Ampugnano, attendendo risposte anche su queste pagine riguardo alla questione, ringrazia il signor Carletti, dipendente dell’aeroporto, che, dicono testualmente "cordiale ed informato, ci sembra l’unica persona di buonsenso" in questa triste vicenda.
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