di Tobia Bondesan
SIENA. Sono in migliaia le persone che invadono la città di Siena, partendo dai giardini della Lizza per riversarsi prima in piazza del Campo e poi in piazza Indipendenza.
Il Comitato contro l'ampliamento dell'aeroporto di Ampugnano, come due anni fa, riunisce la popolazione in un decisissimo "no" alla ripresa dei voli sulla campagna senese. Dietro al gruppo musicale dei Bandao, che aprono il corteo dietro allo striscione del comitato, sfilano per le vie cittadine le organizzazioni ed i partiti che danno il loro appoggio alla protesta: WWF toscana, Italia Nostra, i Verdi, Rifondazione Comunista, Sinistra Democratica, Lega Toscana di Siena, l'associazione Grilli Parlanti di Siena, Progetto Gaia, Comitato contro l'aeroporto di Ciampino, Comitato contro l'aeroporto di Viterbo. Ma soprattutto tanta gente, gente normale, con bambini, cani e bandiere: un'opposizione sentita “dal basso”. Qualcuno applaude, i ragazzi ballano, altri hanno la faccia contrita di quelli per cui “manifestare è una cosa seria”, alcuni adulti hanno la faccia divertita di chi ha fatto l'ultima manifestazione negli anni settanta, altri ancora di quelli che ci sono abituati … un corteo eterogeneo di cappotti e bandane, sciarpe alternative e scarpe con il tacco: è questa la popolazione di una manifestazione apartitica, che vede fianco a fianco persone accomunate da un unico intento.
L'atmosfera, nonostante il chiaro carattere di protesta, è festosa: si intonano cori sulle note di “il cielo è sempre più blu”, i cartelloni e gli striscioni spiritosi non mancano e, in mezzo alla folla, spiccano una cinquecento gialla, un trattore coperto di bandiere ed un furgoncino che diffonde dalle casse “l'inno del comitato”. Quando la testa del dragone di bandiere “no fly” ha toccato la sua coda all'altezza di Chiasso Largo nell'anello di piazza del campo si è potuta vedere l'intera estensione del corteo. Nonostante la maggior parte della stampa locale non ne abbia parlato molto, la manifestazione del 21 novembre segna un altro punto importante sulla partita ancora aperta riguardante l'ampliamento: il successo di portare ancora in piazza più di duemila persone dopo anni di battaglia sfiancante è ribadito al microfono del palco di piazza Indipendenza dagli organizzatori.
"Dal 2007 gli abitanti di Siena, Rosia, San Rocco e dintorni chiedono alle amministrazioni chiarezza, trasparenza, informazione e partecipazione sulla vicenda dell'aeroporto. Per tutto il 2008 si sono susseguite assemblee pubbliche nelle quali le istituzioni hanno sembrato allontanarsi sempre di più dal dialogo con i cittadini aderenti al comitato. La scacchiera del gioco è diventata via via sempre più pericolante. Nel novembre 2009 il Comitato contro l'ampliamento dell'aeroporto di Ampugnano torna in piazza a manifestare per avanzare la richiesta di una maggiore trasparenza e informazione, per garantire la salute dei cittadini, quella dell'acqua, dell'aria e della quiete, per affermare – continuano gli organizzatori – che Galaxy Fund è interessata alla sua speculazione e non al territorio senese".
Subito dopo iniziano a susseguirsi i brevi interventi, comunque efficaci, che portano l'opinione di tutti: si alternano al microfono ragazzi, adulti, membri delle organizzazioni che hanno aderito alla manifestazione, abitanti di Ciampino e di Viterbo. Si mettono in luce i molteplici aspetti negativi di uno scalo senese, svelando al pubblico attento particolari che solo un relatore preparato può mettere in evidenza: aspetti economici e burocratici, civili, rapporti medici e scientifici. Nel comizio si susseguono video, immagini, statistiche e sorprese, come il sostegno al comitato di un'artista senese di livello internazionale come Gianna Nannini.
Clicca qui per la fotogallery con le immagini di Augusto Mattioli
SIENA. Sono in migliaia le persone che invadono la città di Siena, partendo dai giardini della Lizza per riversarsi prima in piazza del Campo e poi in piazza Indipendenza.
Il Comitato contro l'ampliamento dell'aeroporto di Ampugnano, come due anni fa, riunisce la popolazione in un decisissimo "no" alla ripresa dei voli sulla campagna senese. Dietro al gruppo musicale dei Bandao, che aprono il corteo dietro allo striscione del comitato, sfilano per le vie cittadine le organizzazioni ed i partiti che danno il loro appoggio alla protesta: WWF toscana, Italia Nostra, i Verdi, Rifondazione Comunista, Sinistra Democratica, Lega Toscana di Siena, l'associazione Grilli Parlanti di Siena, Progetto Gaia, Comitato contro l'aeroporto di Ciampino, Comitato contro l'aeroporto di Viterbo. Ma soprattutto tanta gente, gente normale, con bambini, cani e bandiere: un'opposizione sentita “dal basso”. Qualcuno applaude, i ragazzi ballano, altri hanno la faccia contrita di quelli per cui “manifestare è una cosa seria”, alcuni adulti hanno la faccia divertita di chi ha fatto l'ultima manifestazione negli anni settanta, altri ancora di quelli che ci sono abituati … un corteo eterogeneo di cappotti e bandane, sciarpe alternative e scarpe con il tacco: è questa la popolazione di una manifestazione apartitica, che vede fianco a fianco persone accomunate da un unico intento.
L'atmosfera, nonostante il chiaro carattere di protesta, è festosa: si intonano cori sulle note di “il cielo è sempre più blu”, i cartelloni e gli striscioni spiritosi non mancano e, in mezzo alla folla, spiccano una cinquecento gialla, un trattore coperto di bandiere ed un furgoncino che diffonde dalle casse “l'inno del comitato”. Quando la testa del dragone di bandiere “no fly” ha toccato la sua coda all'altezza di Chiasso Largo nell'anello di piazza del campo si è potuta vedere l'intera estensione del corteo. Nonostante la maggior parte della stampa locale non ne abbia parlato molto, la manifestazione del 21 novembre segna un altro punto importante sulla partita ancora aperta riguardante l'ampliamento: il successo di portare ancora in piazza più di duemila persone dopo anni di battaglia sfiancante è ribadito al microfono del palco di piazza Indipendenza dagli organizzatori.
"Dal 2007 gli abitanti di Siena, Rosia, San Rocco e dintorni chiedono alle amministrazioni chiarezza, trasparenza, informazione e partecipazione sulla vicenda dell'aeroporto. Per tutto il 2008 si sono susseguite assemblee pubbliche nelle quali le istituzioni hanno sembrato allontanarsi sempre di più dal dialogo con i cittadini aderenti al comitato. La scacchiera del gioco è diventata via via sempre più pericolante. Nel novembre 2009 il Comitato contro l'ampliamento dell'aeroporto di Ampugnano torna in piazza a manifestare per avanzare la richiesta di una maggiore trasparenza e informazione, per garantire la salute dei cittadini, quella dell'acqua, dell'aria e della quiete, per affermare – continuano gli organizzatori – che Galaxy Fund è interessata alla sua speculazione e non al territorio senese".
Subito dopo iniziano a susseguirsi i brevi interventi, comunque efficaci, che portano l'opinione di tutti: si alternano al microfono ragazzi, adulti, membri delle organizzazioni che hanno aderito alla manifestazione, abitanti di Ciampino e di Viterbo. Si mettono in luce i molteplici aspetti negativi di uno scalo senese, svelando al pubblico attento particolari che solo un relatore preparato può mettere in evidenza: aspetti economici e burocratici, civili, rapporti medici e scientifici. Nel comizio si susseguono video, immagini, statistiche e sorprese, come il sostegno al comitato di un'artista senese di livello internazionale come Gianna Nannini.
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