SIENA. Precisare i tempi medi entro i quali vengono rilasciati i permessi per l’occupazione del suolo pubblico e indicare le ipotesi migliorative procedurali. Questo il senso dell’interrogazione presentata nella seduta di Consiglio di ieri, 18 dicembre, da Giuseppe Giordano (Siena Rinasce) e sottoscritta anche dal collega di gruppo Eugenio Neri. In particolare, il consigliere ha fatto riferimento a “notizie di tempi particolarmente lunghi per il rilascio delle concessioni di suolo pubblico: ritardi – ha specificato Giordano – che possono causare danni economici o situazioni pregiudizievoli per imprese e privati”.
L’assessore all’Urbanistica, Stefano Maggi, nella risposta ha precisato “che tutte le tipologie di concessione e le relative proroghe vengono rilasciate nel rispetto dei tempi previsti nel regolamento, approvato in Consiglio nello scorso mese di aprile. i tempi di istruttoria delle domande di concessione – ha proseguito Maggi – soprattutto per interventi edili e di manutenzione del verde, vengono addirittura accorciati rispetto ai canonici 30 giorni procedurali, talvolta anche con un anticipo di 20 giorni. Il servizio Mobilità, Trasporti e Segnaletica, competente in materia, è aperto al pubblico tutti i giorni lavorativi, con la disponibilità, in qualsiasi orario di lavoro mattutino e pomeridiano, di fornire chiarimenti e assistenza sull’elaborazione della richiesta. L’iter procedurale potrà essere migliorato – ha proseguito Maggi – anche con la riorganizzazione dell’ufficio che abbiamo pianificato per il prossimo futuro, ma preme segnalare come molte criticità siano, piuttosto, da imputare ai comportamenti dei richiedenti, che non sempre rispettano quanto previsto nel regolamento, soprattutto per quanto riguarda la tempistica e i dati nella presentazione delle richieste”.
Giordano ha ringraziato l’assessore Maggi per aver accolto le sollecitazioni contenute nell’interrogazione e ha dichiarato di fare “particolare affidamento sul fatto che, in tempi brevi, possano essere ridotti i tempi di rilascio dei permessi, in particolare quelli inerenti le pratiche edilizie”.
La sosta di cicli e motocicli nel centro storico, a seguito della revisione apportata dall’Amministrazione comunale nel sistema di regolamentazione della ztl dallo scorso mese di luglio, ha costituito il tema dell’interrogazione presentata, nella seduta di Consiglio di ieri, 18 dicembre, da Pietro Staderini (Moderati di Centrodestra). Il consigliere, costatando “come gli aumenti generalizzati dei costi dei permessi per l’accesso in ztl non possano, comunque, diminuire gli effettivi bisogni dei cittadini, dei commercianti e di tutti coloro che, per motivi di studio o lavoro, devono accedere al centro storico”, ha rilevato <<un generalizzato aumento del numero dei ciclomotori in sosta per le vie del centro>> e alcune particolarità. Tra queste, “la sottrazione di diversi parcheggi per moto e scooter in via del Capitano – ha specificato Staderini – e la sosta selvaggia in via dell’Abbadia e in via Sallustio Bandini, subito dopo l’intersezione con vicolo al Vento, dove la presenza dei ciclomotori parcheggiati restringe la carreggiata al punto tale da rendere difficoltoso il passaggio pedonale”. Alle richieste di Staderini di sapere “per quale motivo siano stati diminuiti i citati parcheggi in via del Capitano e quali interventi intenda programmare l’Amministrazione al fine di ovviare alle criticità di carreggiata in via Bandini”, ha risposto l’assessore alla Viabilità, Stefano Maggi. Maggi ha dapprima ripercorso le finalità della revisione regolamentare sulle tariffe e gli accessi in ztl, sottolineando come questa “sia stata innanzitutto pensata a beneficio della circolazione pedonale e per una più equa distribuzione dei costi di mantenimento e gestione dei 27 varchi del sistema telepass, che prima gravavano soltanto sui residentI. Il fenomeno sempre più considerevole – ha proseguito l’assessore – della sosta dei ciclomotori nel centro cittadino costituisce, invece, uno specifico capitolo del Piano urbano della Mobilità (PUM, ndr), che è in corso di redazione e la cui approvazione è calendarizzata per il mese di luglio 2015. Il numero dei veicoli a due ruote in centro è triplicato negli ultimi 15 anni: è evidente che c’è bisogno di una regolamentazione”. L’assessore ha focalizzato nel dettaglio anche le criticità evidenziate da Staderini, sia in via del Capitano “dove la riduzione dei parcheggi si è resa necessaria per il trasferimento di due stalli di sosta taxi da piazza del Duomo, finalmente liberata dalla sosta delle auto anche grazie all’interessamento del Prefetto su esplicita e reiterata richiesta della Soprintendenza”, sia sull’area di via Bandini e, più in particolare, in via del Refe Nero, “dove, a fronte dei sette stalli previsti, venivano posteggiati quotidianamente oltre venti motocicli che spesso impedivano l’accesso anche alle abitazioni”. “E’ comunque tra le priorità del PUM – ha concluso Maggi – ridurre ulteriormente la sosta dei veicoli a due o tre ruote nelle centralissime vie Bandini, San Vigilio, del Giglio e del Moro, con l’obiettivo principale di tutelare al meglio la sicurezza della circolazione pedonale”.
Staderini si è dichiarato soddisfatto: “Condivido quanto esposto dall’assessore Maggi – ha specificato il consigliere – e auspico un lavoro comune tra tutte le forze presenti in Consiglio per individuare le migliori soluzioni per il PUM. Il lavoro sarà complesso: se si peggiora l’accesso dei motocicli, si rischia di generare un maggiore volume di traffico di auto. Infine, vista la difficoltà di gestione dei veicoli a due ruote, mi auguro che non vengano sottratti ulteriori stalli, come accaduto per esempio in questi giorni in piazza Matteotti”.
Dopo lungo dibattito il Consiglio comunale ha approvato, ieri pomeriggio, l’atto di indirizzo politico-amministrativo del Consorzio Società della Salute Senese, integrato da un ordine del giorno, approvato all’unanimità, presentato da Mauro Marzucchi (Siena Futura). La Società, strumento nato a seguito di una legge regionale, al fine di consentire la piena integrazione delle attività socio-sanitarie con quelle assistenziali; assicurare il governo dei servizi territoriali; rendere la programmazione di quest’ultimi coerente con i bisogni di salute della popolazione e promuovere l’innovazione organizzativa-tecnica- Successivamente, nel 2014, la Regione Toscana ha intrapreso un processo di riorganizzazione del sistema socio-sanitario introducendo innovazioni volte a ricostruire un impianto dei servizi coeso ed efficace, ma anche flessibile, in modo da consentirne l’adattamento agli assetti istituzionali e organizzativi locali.
Con l’approvazione consiliare dell’atto di indirizzo politico-amministrativo, l’Amministrazione comunale conferma il proseguimento delle attività del Consorzio, avvalorando così la scelta operata al momento della sua costituzione. Ma, anche, l’assunzione di un ruolo fondamentale, da parte degli Enti locali che ne fanno parte, nella promozione della salute, intesa come realizzazione dell’integrazione socio-sanitaria attraverso strategie intersettoriali e integrate, capaci di determinare azioni gestionali specifiche rispetto al territorio di riferimento. Con l’ordine del giorno di Marzucchi, anche l’impegno del Sindaco e della Giunta affinché la qualità dei servizi offerti alla cittadinanza non subisca alcun ridimensionamento attraverso una puntuale continua e determinata presenza negli organi del Consorzio, e l’utilizzo nello stesso di professionalità e, come ha suggerito Gianni Guazzi (PD), modalità operative, oggi presenti nel Comune di Siena, oltre al presidio dei ruoli di indirizzo politico. La conferma di questo assetto organizzativo non comporterà nessuna riduzione nei servizi.
Con un’interrogazione orale urgente, Rita Petti (PD), durante la seduta consiliare di ieri, 18 dicembre, ha chiesto informazioni all’Amministrazione comunale sulle intenzioni di effettuare i concorsi per la copertura di due posti, di cui uno per insegnante alle scuole dell’infanzia e l’altro per istruttore didattico di asilo nido. “Il reclutamento a tempo indeterminato di tali figure professionali – ha detto Petti – era già stato contemplato nella deliberazione di Giunta del 30 ottobre scorso, con la quale si apportavano alcune modifiche al programma occupazionale 2014/17. Tale volontà era già stata annunciata in un comunicato stampa del 29 agosto e in occasione della seduta della Commissione consiliare Cultura e Scuola, lo scorso 3 settembre, dagli assessori di competenza all’Istruzione e al Personale, insieme all’allora dirigente del Personale. Inoltre, dal momento che le graduatorie da cui attingere per gli incarichi a tempo determinato – ha proseguito Petti – sono in scadenza per decorrenza dei termini ai primi di gennaio 2015, e che la normativa in materia determina il blocco delle graduatorie, con possibili effetti sulla qualità dei servizi educativi, si ritiene più che mai urgente indire tali bandi di concorso: con tale atto, la normativa consentirebbe non solo di protrarre gli incarichi già in essere, ma anche di sopperire a nuove situazioni di vacanza che si potrebbero verificare da qui alla conclusione del corrente anno scolastico”.
Alla specifica richiesta della consigliera Petti di sapere <<a che punto è il processo di attivazione delle procedure concorsuali>>, ha risposto l’assessore all’Istruzione, Tiziana Tarquini, che ha dato lettura di un documento elaborato in forma congiunta con l’assessore al Personale, Mauro Balani. “Proprio lo scorso 17 dicembre, in attuazione alla normativa sulla mobilità obbligatoria, il servizio Personale ha avviato il procedimento per la copertura di un posto di istruttore didattico per la scuola dell’infanzia. Prima di procedere all’espletamento di qualsiasi procedura concorsuale finalizzata alla copertura di posti vacanti in organico, le Amministrazioni pubbliche devono infatti attivare le procedure di mobilità. Se entro due mesi dalle relative comunicazioni non viene formulata alcuna assegnazione da parte degli altri enti, in questo caso Provincia e Regione, o dal Dipartimento della Funzione Pubblica, è allora possibile concludere il percorso, con il bando di mobilità e quello per il pubblico concorso, tra l’altro già predisposto dal servizio Personale. Entro la fine dell’anno – ha proseguito Tarquini – daremo avvio, con le stesse modalità, anche al procedimento per la copertura del posto di educatore per gli asili nido. In entrambi i casi, i procedimenti saranno conclusi entro l’inizio dell’anno scolastico 2015/16, prevedendo lo svolgimento delle prove concorsuali in tempo utile. Le graduatorie per il tempo determinato – ha quindi concluso l’assessore – scadono il prossimo 19 gennaio. In considerazione dell’attivazione del procedimento concorsuale, potremo attingere alle graduatorie di altri enti come prevede la normativa. In ogni caso, è prevista la copertura di tutti i posti fino alla chiusura del corrente anno scolastico e, quindi, si spera che si tratterà di eventi eccezionali”.
La risposta dell’Amministrazione ha soddisfatto la consigliera Petti: “Lo scopo dell’interrogazione era quello di verificare l’attuazione degli intenti più volte esternati: è infatti fondamentale, ai fini della credibilità stessa dell’ente e dei suoi amministratori, che si sappiano concretizzare buone intenzioni e propositi annunciati”.