Nella Giornata contro la violenza sulle donne numerosi appuntamenti
di Annalisa Coppolaro
SIENA. Cinema, conferenze, incontri sul tema della violenza di genere, per rafforzare, come hanno dichiarato le amministratrici del Centro Pari Opportunità della Val di Merse presieduto da Paola Brocchi, “le attività e i provvedimenti contro la violenza sulle donne”.
Per enfatizzare il lavoro delle istituzioni sul fronte della prevenzione, della sensibilizzazione e della formazione si riunirà domani, mercoledì 24 novembre alle ore 10 nella Sala dell’Aurora – presso la sede della Provincia, in Piazza Duomo, 1 – il tavolo interistituzionale contro la violenza sulle donne. All’iniziativa parteciperà Simonetta PAellegrini, assessore provinciale alle pari opportunità e i rappresentanti dei Comuni della provincia di Siena; l’Azienda sanitaria locale 7; l’Azienda Universitario Ospedaliera; le organizzazioni sindacali; i Centri antiviolenza; la Prefettura; la Questura; l’Ufficio scolastico provinciale; le Società della salute; i Centri pari opportunità; le associazioni delle donne, i rappresentanti delle forze dell’ordine a livello provinciale e tutti i soggetti interessati che operano nei settori dell’associazionismo, della promozione sociale e della cooperazione sociale.Nel corso dell’incontro saranno presentati i dati provinciali sulla violenza di genere, raccolti dall’Osservatorio sociale provinciale; la ricerca “La tela di Aracne: riconoscere la violenza maschile sulle donne e costruire azioni pubbliche di contrasto”, elaborata dall’Atelier Vantaggio Donna, e il report finale sull’attività promossa dai quattro gruppi di lavoro coinvolti nel tavolo, curato da Eurobic Toscana Sud. Inoltre, domani 24 novembre (vedi articolo de Il Cittadino) alle ore 16 si tiene la proiezione del film Processo per Stupro alla Facoltà di lettere e filosofia, in via Fieravecchia, con successivo dibattito sui temi del film. A livello sovraprovinciale, è interessante notare come a 10 mesi dal protocollo siglato tra la Asl 9 e la Procura della Repubblica di Grosseto, i risultati dell’attività sono stati presentati a “Dire & Fare” e sono davvero importanti, al limite dello sconvolgente. L’esperienza avviata a Grosseto, tra le prime sul territorio nazionale, nasce come risposta al fenomeno della violenza sulle fasce più deboli della popolazione: donne, ma anche minori, anziani, vittime di discriminazioni razziali, religiose, omofobiche. Il “percorso rosa” assicura assistenza protetta, privacy e incolumità fisica e psichica di chi ha subito violenza, mentre il “codice rosa” determina l’immediata attivazione della task force, che agisce da un lato contro gli autori del reato e dall’altro a sostegno della vittima. Nei dieci mesi di lavoro, la Task force si è attivata su un totale di 246 codici rosa: 191 maltrattamenti, 7 abusi, 24 casi di stalking, 24 casi pediatrici; con una media di oltre 20 casi al mese. “L’esperienza di Grosseto – ha commentato l’assessore al diritto alla salute della Regione Toscana Daniela Scaramuccia – dimostra che è possibile mettere in atto interventi efficaci per dare assistenza immediata alle vittime, e nello stesso tempo intervenire tempestivamente sugli autori del reato. Mi auguro che questa esperienza diventi un modello e possa essere presto replicata in altre città”.
A “Dire & Fare” è stato presentato anche un documentario di 10 minuti che illustra come si svolge il lavoro della task force.