SIENA. Panathlon e Soroptimist hanno dato vita ad una conviviale veramente interessante che Anna Maria Aloisi (docente associato di Fisiologia presso la Facoltà di Medicina e Chirurgia dell’Università di Siena) ha saputo arricchire con informazioni molto precise che hanno tenuto i convenuti molto attenti e coinvolti. Dopo il saluto dei due presidenti Orietta Maggi e Anna Maria Sorge, che hanno illustrato le caratteristiche della serata e letto il curriculum della relatrice, è stato ascoltato l’Inno di Mameli e quello del Panathlon (una novità che è molto piaciuta agli associati) ed è iniziata la gustosa conviviale.
La relazione ha affrontato il tema della serata “Donne, uomini, sport e dolore” con chiarezza ed in modo scorrevole e piacevole. Si è parlato di differenze sessuali, differenze nel dolore, uso delle medicine, patologie dolorose, stress da sport, ormoni, testosteroni, aspetti morfofunzionali, dolori viscerali, è stato sfiorato il mondo transessuale, s’è parlato di opioidi (caratteristiche e azioni su cervello, ossa ecc), uso di certi prodotti in malattie gravi per alleviare il dolore. Da questa relazione si evince chiaramente come la donna sia in un certo senso più brava a sopportare il dolore anche per il suo ruolo e ad essere costretta a trascurare dolori di poco conto. Battute varie sull’argomento ed alcune domande alla Relatrice da parte dei convenuti su certi incidenti particolari della pubertà, sull’uso di testosteroni, sul dolore come campanello d’allarme che obbliga a conoscerci meglio, hanno concluso la conferenza della Prof.ssa Aloisi che lascia ben aperta la discussione sul dolore, problema ancora irrisolto con spiegazioni ancora difficili da capire.
La relazione ha affrontato il tema della serata “Donne, uomini, sport e dolore” con chiarezza ed in modo scorrevole e piacevole. Si è parlato di differenze sessuali, differenze nel dolore, uso delle medicine, patologie dolorose, stress da sport, ormoni, testosteroni, aspetti morfofunzionali, dolori viscerali, è stato sfiorato il mondo transessuale, s’è parlato di opioidi (caratteristiche e azioni su cervello, ossa ecc), uso di certi prodotti in malattie gravi per alleviare il dolore. Da questa relazione si evince chiaramente come la donna sia in un certo senso più brava a sopportare il dolore anche per il suo ruolo e ad essere costretta a trascurare dolori di poco conto. Battute varie sull’argomento ed alcune domande alla Relatrice da parte dei convenuti su certi incidenti particolari della pubertà, sull’uso di testosteroni, sul dolore come campanello d’allarme che obbliga a conoscerci meglio, hanno concluso la conferenza della Prof.ssa Aloisi che lascia ben aperta la discussione sul dolore, problema ancora irrisolto con spiegazioni ancora difficili da capire.