SIENA. Si è insediato oggi (24 gennaio) il Comitato promotore del Circolo di ambiente dei lavoratori del settore della cura e dell’assistenza alla persona. Il Comitato è costituito da Rossana Becattelli, Anna Betti, Monica Bianchi, Cesare Brandi, Gianluca Bugnoli, Daniele Cortonesi, Maria Cossa, Cristina Di Laura, Francesca Friz, Anna Gioia, Antonio Grassini, Gianni Guazzi, Emanuela Senesi e Lorenzo Vegni.
Alla riunione hanno partecipato Franco Ceccuzzi, segretario dell’Unione comunale del Pd di Siena; Alessandro Trapassi e Alessandro Starnini, vicesegretari dell’Unione comunale; Marcello Rustici, responsabile sanità dell’Unione comunale; Alberto Monaci e Rosanna Pugnalini, consiglieri regionali del Partito democratico, eletti in provincia di Siena. La riunione si è chiusa con l’approvazione di un documento che stabilisce i compiti e gli obiettivi del Comitato.<!– @page { size: 21cm 29.7cm; margin: 2cm } P { margin-bottom: 0.21cm } –SIENA. Si è insediato oggi (24 gennaio) il Comitato promotore del Circolo di ambiente dei lavoratori del settore della cura e dell’assistenza alla persona. Il Comitato è costituito da Rossana Becattelli, Anna Betti, Monica Bianchi, Cesare Brandi, Gianluca Bugnoli, Daniele Cortonesi, Maria Cossa, Cristina Di Laura, Francesca Friz, Anna Gioia, Antonio Grassini, Gianni Guazzi, Emanuela Senesi e Lorenzo Vegni. Alla riunione hanno partecipato Franco Ceccuzzi, segretario dell’Unione comunale del Pd di Siena; Alessandro Trapassi e Alessandro Starnini, vicesegretari dell’Unione comunale; Marcello Rustici, responsabile sanità dell’Unione comunale; Alberto Monaci e Rosanna Pugnalini, consiglieri regionali del Partito democratico, eletti in provincia di Siena. La riunione si è chiusa con l’approvazione di un documento che stabilisce i compiti e gli obiettivi del Comitato.
I compiti
“Il Comitato promotore – si legge nel documento – avrà il compito di promuovere il tesseramento, aperto per il momento a tutti gli operatori dell’Azienda Ospedaliera Universitaria Senese e di elaborare un giudizio ponderato sulla qualità dei percorsi assistenziali gestiti dall’Azienda Ospedaliera Universitaria Senese, dai quali dipende il godimento del diritto alla salute dei cittadini. Il Circolo, inoltre, avrà il compito di lavorare con spirito costruttivo per la crescita dell’efficienza dell’ospedale in tutte le sue dimensioni, di primo livello e di alta specializzazione, e in tutte le sue funzioni dell’assistenza, della ricerca, della didattica”. “Il circolo – afferma il documento – si propone di unire tutti gli operatori, promuovere l’integrazione e la cooperazione tra tutte le componenti in funzione di progetti generali di miglioramento nell’interesse dei cittadini e della comunità,di costituire un’alleanza per rafforzare il diritto alla salute con tutti i cittadini, le istituzioni, le forze sociali, le associazioni di volontariato”.
Sanità nazionale e regionale
“Oggi – continua il testo – occorre impegnarsi per affermare il carattere universalistico del diritto alla salute e contrastare l’attacco iniziato con l’annullamento dell’ampliamento dei livelli essenziali di assistenza introdotti dal governo Prodi e che l’attuale governo punta a ridurre per un totale di 2 miliardi di euro da scaricare sui cittadini, obbligandoli a pagare di tasca propria innumerevoli analisi di laboratorio e indagini diagnostiche. “Il circolo – aggiunge il testo – condivide e sostiene i valori e i contenuti che caratterizzano il Piano Sanitario Regionale in vigore e che hanno elevato la qualità della sanità toscana ai livelli più alti d’Italia. Il servizio sanitario in Toscana è la più importante impresa sociale della Regione per la sua attività di assistenza quotidiana ai milioni di cittadini senza alcuna discriminazione e per il suo valore aggiunto nel contesto economico generale, dal punto di vista finanziario, occupazionale e produttivo, nonché nelle scelte mediche, gestionali e organizzative. Assume grande valore l’iniziativa sulla ricerca e sui brevetti strutturata, in queste settimane, dall’assessore Enrico Rossi e in corso di realizzazione, come elemento strategico di rafforzamento della collaborazione tra il sistema sanitario toscano e le tre università per innalzare la qualità dell’assistenza sanitaria per i cittadini, attrarre i saperi, impedire la fuga dei cervelli e contribuire a risanare i tre atenei”.
Le Scotte
“Il Policlinico di Santa Maria a Le Scotte – si legge ancora nel documento – rappresenta un grande patrimonio di professionalità, conoscenza, abilità e ingegno umano, dedizione alla cura e alla solidarietà verso chi soffre. Gli operatori de Le Scotte, iscritti al Pd, nell’augurare buon lavoro al dottor Paolo Morello Marchese, che arriva a Siena sulla scorta di un eccellente percorso manageriale, nel condividere il documento sulla sanità elaborato dall’Unione Comunale ritengono che si debba lavorare con grande unità di intenti per portare a conclusione questa lunga transizione che sta trasformando Le Scotte da grande ospedale ad azienda mista, che tiene insieme primo livello e funzioni di eccellenza su scala di area vasta e regionale, la dimensione minima per le potenzialità sanitarie, didattiche e di ricerca”. “Con l’approvazione dell’atto aziendale – afferma ancora il documento – si è avviato un processo di ammodernamento e di riorganizzazione sulla base di chiari e condivisi indirizzi regionali che risultano in parte attuati, in larga parte in corso di attuazione e da attuare. In questo senso, i contenuti dell’ultima conferenza dei servizi rappresentano per gli operatori un punto di riferimento per la gestione del policlinico al fine di renderlo più efficiente e trasparente nella sua funzione di primo livello per i senesi e pienamente punto di riferimento nell’area vasta Siena, Arezzo, Grosseto, nonché per proseguire la sua piena integrazione con la ASL 7. In particolare si tratta di rafforzare e rendere operativi tutti gli strumenti di valutazione della qualità dei percorsi assistenziali al fine di misurare l’efficienza di tutti i dipartimenti, di tutte le unità operative e di tutti i professionisti”.
“Ciò – aggiunge il testo – anche al fine di rinnovare e rilanciare la Facoltà di Medicina per dare continuità alla grande e prestigiosa tradizione della scuola medica senese che ha attratto pazienti come grandi professionisti, essenziale per l’assistenza, per la didattica e per la ricerca, e per favorire un collegamento più organico tra Le Scotte, come polo produttivo e tutti gli insediamenti industriali che operano nella farmaceutica, nel biomedicale e nelle biotecnologie”.