Nuove opportunità dalle risorse residue del Programma di sviluppo rurale 2007/2013
“Nell’ultimo anno della programmazione comunitaria – spiega il dirigente del Settore sviluppo rurale della Provincia di Siena, Paolo Bucelli – la rimodulazione del Psr locale è utile per rimettere in campo risorse residue, ancora disponibili a seguito di fisiologiche economie del settennato. La volontà di investire degli imprenditori agricoli del territorio lo dimostra la graduatoria: ben 600 richieste di finanziamento per investimenti aziendali. L’obiettivo congiunto di Provincia e Regione Toscana è quello di utilizzare a pieno i fondi comunitari evitando il rischio del disimpegno, ovvero la restituzione alla Ue di risorse non utilizzate nei tempi dovuti, a cui sono soggette alcune Regioni italiane. Non sarà il nostro caso: grazie al lavoro della Provincia, in un costante rapporto di concertazione con le associazioni di categoria agricole per definire la destinazione delle risorse disponibili, saremo in grado di garantire la loro completa utilizzazione e distribuzione alle imprese entro i tempi imposti dalla normativa comunitaria”.
Soddisfatta l’assessore provinciale all’agricoltura, Anna Maria Betti: “In quest’ultima fase di gestione del Psr 2007/2013 due sono gli obiettivi su cui stiamo lavorando con la Regione, Artea e gli altri enti delegati: sostenere la nostra agricoltura nel passaggio fra la vecchia e la nuova programmazione comunitaria ed evitare il ritorno a Bruxelles di risorse, il cosiddetto disimpegno. Dopo gli ottimi risultati ottenuti dalla misura Ocm vino, con ben il 60% di risorse disponibili a livello regionale intercettate da aziende agricole senesi – commenta – oggi siamo in grado di mettere a disposizione degli agricoltori della provincia di Siena un nuovo importante pacchetto di risorse, che consentirà anche a quella parte di imprenditoria non strettamente vitivinicola di investire su qualità, strutture e nuovi macchinari. L’impegno su cui si stiamo concentrando serve proprio ad evitare che l’anno di passaggio tra la vecchia e la nuova programmazione penalizzi la spinta verso l’innovazione e la qualità che stanno dimostrando i nostri agricoltori. Il lavoro di ricognizione e riallocazione di economie svolto insieme al Regione ed Artea ci permetterà di scorrere nella graduatoria e finanziare velocemente i progetti già nel 2014”.