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SIENA. Le cooperative agricole senesi di Confcooperative guardano con fiducia al futuro del settore. Ma non mancano le difficoltà: accesso al credito, aziende di piccole dimensioni, lentezze burocratiche, valorizzare il legame con il territorio. Sono questi i problemi principali evidenziati dai dirigenti delle ventotto imprese cooperative senesi, durante l’incontro che si è svolto presso la sede di Confcooperative Siena, dedicato allo stato di salute dell’economia agricola, con particolare attenzione alla cooperazione agricola, con la presenza dell’assessore provinciale all’agricoltura Anna Maria Betti, e del dirigente dell’assessorato all’agricoltura, Paolo Bucelli.
Nonostante il prolungato periodo di crisi economica, come ha ricordato il presidente di Confcooperative Siena, Martino Bardotti: "Va sottolineato – ha detto – il momento favorevole che registra l’impresa cooperativa, che si è rivelata un modello d’impresa capace, non solo di resistere meglio di altri alle conseguenze negative della crisi che si è abbattuta sull’economia mondiale, ma di dimostrare ancora di possedere le energie idonee a crescere e produrre occupazione". E, ha ricordato il presidente Bardotti : "Il mondo cooperativo peraltro agendo unitariamente, ha dimostrato proprio nella nostra provincia, muovendosi in sintonia con le istituzioni ( Provincia, Comuni, Fondazione), la capacità di realizzare progetti di sviluppo idonei a garantire occupazione".
Ma le difficoltà evidenziate dalle cooperative agricole sono serie: in primis la difficoltà nel ricorrere al credito. "Tutti riconoscono che esistono sul territorio una serie di interventi rivolti ad alleviare queste difficoltà – ha detto il direttore di Confcooperative Mario Marchi, sintetizzando gli interventi delle cooperative -, ma è comunque necessario un maggiore sforzo congiunto di tutte le istituzioni, ad ogni livello, per indurre il sistema bancario ad impegnarsi con maggiore sistematicità a non far mancare l’ossigeno alle nostre imprese agricole. Le imprese cooperative, almeno sul nostro territorio sono troppo piccole ed hanno la necessità impellente di aggregarsi per costruire soggetti più robusti in grado di competere sul mercato. Sopratutto nei comparti che puntano all’esportazione (vino e olio), il raggiungimento di questi traguardi è diventato vitale".
Infine ostacoli dovuti alla burocrazia "che intralciano e scoraggiano anche i più tenaci imprenditori che tentano di avviare nuove iniziative destinate a garantire soprattutto la qualità dei nostri prodotti".
L’assessore Betti ha ricordato la volontà dell’Amministrazione provinciale di farsi carico dei problemi, nell’ambito delle proprie competenze, attraverso una concertazione che coinvolga tutte le associazioni agricole e le istituzioni pubbliche. Inoltre ha sottolineato le problematiche collegate alle produzioni di pregio (vino, olio, formaggi) che caratterizzano l’agricoltura senese, fra cui i problemi legati all’esportazione, ribadendo l’esigenza di concorrere a costruire un sistema organico, unitario, condiviso di governo del territorio.