Landozzi (Fiaip): "Non c'è riscontro di legge"
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SIENA. In questi giorni molte agenzie immobiliari stanno ricevendo indicazioni per far si che gli agenti e i collaboratori, già iscritti all’Inps, si iscrivano ad Enasarco, in forza di un protocollo che consente di “regolarizzare la posizione contributiva” richiesta dall’ente previdenziale. L’inquadramento ipotizzato da Enasarco per i collaboratori “non abilitati” delle agenzie immobiliari, non ha riscontro alcuno nella legge. Enasarco è un ente pensionistico privato per Agenti di Commercio, i quali per legge sono incompatibili con gli Agenti Immobiliari. La figura dell’Agente di Commercio non è, infatti, contemplata nel settore dell’intermediazione immobiliare poiché tutti coloro che esercitano l’attività di mediazione all’interno delle agenzie immobiliari devono essere in possesso del titolo abilitativo oltre all’iscrizione al REA. Gli unici collaboratori non abilitati di cui si può avvalere un Agente Immobiliare sono coloro che all’interno dell’agenzia svolgono attività estranea alla mediazione, come gli addetti all’attività di segreteria o di supporto informatico. Gli Agenti di Commercio non potranno mai esercitare in proprio l’attività di mediatore se non cancellando la propria iscrizione presso la Camera di Commercio in qualità di Agente di Commercio e procedendo all’iscrizione come mediatore, previo superamento del relativo esame abilitativo. Questo comportererebbe la perdita di tutti i contributi versati fino a quel momento all’Enasarco, poiché per maturare il diritto alla pensione, occorre un’anzianità contributiva minima di 20 anni!!. La proposta di adesione al Protocollo d’intesa con Enasarco, dovrebbe, dunque, quanto meno, essere accompagnata dalla precisa indicazione di tutte le conseguenze che l’iscrizione presso l’Enasarco comporta, vale a dire la riduzione dell’importo delle sanzioni, ma non la totale sanatoria delle posizioni giudicate irregolari. Peraltro, i versamenti fatti ad Enasarco non si possono ricongiungere a quelli Inps, quindi potrebbero configurarsi come soldi buttati che servono solo a ripianare le passività Enasarco.
Fiaip, Federazione Italiana Agenti Immobiliari professionali, associata a Confindustria Siena, vuole che venga fatta la dovuta chiarezza sull’operazione promossa da Enasarco, che, anziché, configurarsi come una “sanatoria”, potrebbe rivelarsi controproducente per chi vi aderisce. Chiarezza, richiesta anche da molti parlamentari secondo i quali vi è l’esigenza di far luce con una commissione di inchiesta su operazioni spregiudicate ai danni dei risparmi dei pensionati, anche in relazione alla mancanza di documentazione relativa ad alcuni imponenti investimenti finanziari compiuti negli ultimi anni dall’Enasarco. Fiaip, Anasf e Federagenti hanno già chiesto il commissariamento dell’ente e sottolineando come vi sia poca chiarezza e molte imprecisioni che rendono indifferibile un intervento urgente del Governo e del Parlamento sulla governance e per la riforma dell’attuale sistema previdenziale.
Alessandro Landozzi