SIENA. La Cna affronta il tema della sicurezza alla luce del nuovo decreto legislativo 81/2008 che stabilisce le norme di accesso ai cantieri edili.
L’occasione sarà offerta da un convegno “operativo” appositamente organizzato per lunedì (23 giugno) prossimo alle ore 15,30 presso l’auditorium della Cia in via delle Arti, 4 (zona Due Ponti) a Siena. Le imprese edili, quelle degli impianti idraulici ed elettrici, ma non solo, avranno così l’occasione di conoscere tutte le novità introdotte da tale decreto e cosa in concreto cambierà nel lavoro di tutti i giorni.
Tale occasione viene organizzata assieme alla Prassi srl, la società della Cna che si occupa di sicurezza e certificazioni. Alle 15,30 ad aprire i lavori sarà proprio il direttore della Prassi Lara Bacci, che parlerà del D.Lgs. 81/08, ovvero farà una introduzione al nuovo testo unico in materia di salute e sicurezza nei luoghi di lavoro. A seguire Luca Bacciottini illustrerà le nuove disposizioni in materia di cantieri edili temporanei e mobili. L’intervento successivo sarà di Marco Ferranti che parlerà dell’uso delle attrezzature di lavoro e dei Dpi. A seguire verrà data la parola alle imprese per tutti i chiarimenti che si renderanno necessari e opportuni grazie alla presenza di tecnici specializzati. L’incontro è ovviamente aperto a tutti gli imprenditori del settore edili e dell’impiantistica oltre ovviamente ad i loro dipendenti e collaboratori.La Cna si conferma dunque in prima linea quando si parla della salute degli imprenditori e dei collaboratori delle aziende. La sicurezza deve diventare un fatto culturale nella gestione aziendale e nelle attività della associazione. Il provvedimento che sarà esaminato persegue finalità condivisibili, come il miglioramento della prevenzione dei rischi lavorativi attraverso la razionalizzazione del quadro normativo. Sono coerenti con questo obiettivo i criteri di delega orientati a garantire l’uniformità delle tutele sull’intero territorio nazionale; semplificare gli adempimenti formali per le piccole imprese e gli artigiani; potenziare gli organismi paritetici; promuovere la cultura della sicurezza anche all’interno delle attività scolastiche; riordinare e coordinare le istituzioni competenti, a livello territoriale, in materia di prevenzione, formazione e controllo.
L’occasione sarà offerta da un convegno “operativo” appositamente organizzato per lunedì (23 giugno) prossimo alle ore 15,30 presso l’auditorium della Cia in via delle Arti, 4 (zona Due Ponti) a Siena. Le imprese edili, quelle degli impianti idraulici ed elettrici, ma non solo, avranno così l’occasione di conoscere tutte le novità introdotte da tale decreto e cosa in concreto cambierà nel lavoro di tutti i giorni.
Tale occasione viene organizzata assieme alla Prassi srl, la società della Cna che si occupa di sicurezza e certificazioni. Alle 15,30 ad aprire i lavori sarà proprio il direttore della Prassi Lara Bacci, che parlerà del D.Lgs. 81/08, ovvero farà una introduzione al nuovo testo unico in materia di salute e sicurezza nei luoghi di lavoro. A seguire Luca Bacciottini illustrerà le nuove disposizioni in materia di cantieri edili temporanei e mobili. L’intervento successivo sarà di Marco Ferranti che parlerà dell’uso delle attrezzature di lavoro e dei Dpi. A seguire verrà data la parola alle imprese per tutti i chiarimenti che si renderanno necessari e opportuni grazie alla presenza di tecnici specializzati. L’incontro è ovviamente aperto a tutti gli imprenditori del settore edili e dell’impiantistica oltre ovviamente ad i loro dipendenti e collaboratori.La Cna si conferma dunque in prima linea quando si parla della salute degli imprenditori e dei collaboratori delle aziende. La sicurezza deve diventare un fatto culturale nella gestione aziendale e nelle attività della associazione. Il provvedimento che sarà esaminato persegue finalità condivisibili, come il miglioramento della prevenzione dei rischi lavorativi attraverso la razionalizzazione del quadro normativo. Sono coerenti con questo obiettivo i criteri di delega orientati a garantire l’uniformità delle tutele sull’intero territorio nazionale; semplificare gli adempimenti formali per le piccole imprese e gli artigiani; potenziare gli organismi paritetici; promuovere la cultura della sicurezza anche all’interno delle attività scolastiche; riordinare e coordinare le istituzioni competenti, a livello territoriale, in materia di prevenzione, formazione e controllo.
Tuttavia sono ancora presenti carenze e criticità: una su tutte, l’abnorme, irragionevole ed inutile inasprimento dell’apparato sanzionatorio, che rischia di risolversi soltanto in un disincentivo all’emersione del “lavoro nero”. Meglio sarebbe stata la previsione di maggiori e più mirati controlli che avrebbero aiutato a raggiungere con più efficacia, l’obiettivo della prevenzione che ci si pone in questa materia. Innovativo per le piccole imprese risulta poi il ruolo riconosciuto alla “bilateralità” e alle funzioni che possono svolgere gli organismi paritetici nell’attività di prevenzione dei rischi e di diffusione della cultura della sicurezza.