Incontro a Palazzo Patrizi alle 17,30
SIENA. Oggi (15 Aprile) alle ore 17,30 a Palazzo Patrizi in Via di Città 74, il Comitato di “Sì – Toscana a Sinistra” terrà alla presenza dI Giovanni Orlandini, docente di Diritto del Lavoro all’Università degli Studi di Siena, una conferenza sul Jobs Act alla luce dell’approvazione da parte del Governo dei decreti attuativi.
Da mesi ci siamo fortemente opposti a questa riforma che nei fatti legalizza la precarietà e come ampiamente dimostrato da autorevoli economisti e giuslavoristi, non ha alcuna relazione con la crescita economica nel nostro Paese; infatti, come ci ricorda a sorpresa il Fondo Monetario Internazionale, la liberalizzazione del mercato del lavoro, che in altri termini ha significato semplicemente la possibilità di licenziare, non ha favorito in alcun modo la crescita delle economie europee, anzi essa ha contribuito a renderle ulteriormente più fragili.
Infatti, come ci ricordava bene in un recente articolo apparso su Repubblica Riccardo Realfonzo, il nostro paese era già prima della riforma Poletti, uno degli stati più flessibili, dunque questa riforma è servita esclusivamente ad accontentare i datori di lavoro che potranno così applicare licenziamenti anche senza giusta causa, lasciando al lavoratore il dovere di dimostrare l’effettiva ingiustizia nell’atto del licenziamento, dall’altra parte la riforma non ha minimamente intaccato la foresta dei molteplici contratti atipici presenti nel nostro ordinamento giuridico, bensì ne ha semplicemente introdotta una nuova tipologia, quella del contratto a tutele crescenti.
Non è senza un sorriso che pensiamo a questa definizione, perché illudendo molti lavoratori di avere la garanzia di un posto di lavoro a tempo indeterminato, essi invece potranno essere licenziati in ogni momento, regalando al datore di lavoro alla fine del rapporto lavorativo una dote di oltre ventimila euro per lavoratore, cancellando nei fatti l’unica tutela che rende per tanto irrisoria qualsiasi ipotesi di tutela crescente contenuta nella riforma.
I dati dello scorso mese da parte dell’Istat ci hanno invece riportato alla tragica realtà, mostrandoci un’altra Italia, quella dove aumentano prepotentemente le disuguaglianze sociali, dove tre milioni di persone continuano a non avere un posto di lavoro e oltre il 42% dei giovani sono disoccupati, accompagnati al più alto crollo dei salari mai avvenuti in Italia dagli anni settanta.
Il governo Renzi con la retorica della contrapposizione tra garantiti e non garantiti ha di fatto livellato verso il basso i diritti di tutte le lavoratrici e di tutti i lavoratori, mettendo tutti sullo stesso piano, quello della precarietà.
Come ci ricordava qualche tempo fa il giurista Stefano Rodotà, riprendendo le parole del Ministro Poletti, “solo il datore di lavoro sa cosa è giusto per la sua azienda”, superando con una sola frase le ormai sempre meno evidenti sfumature di sinistra nel suo governo e traghettandolo in un modello altamente neoliberista e di destra, è nello statuto dei lavoratori e nella costituzione che risiedono quegli elementi di civiltà giuridica che trasformano il lavoro e la sua dignità in un diritto piuttosto che in una merce, dunque ci viene da ricordare che proprio quel modello che in America ha significato, “solo la General Motors sa cosa è bene per l’America” e che poi ha portato alla più grande crisi economica dei nostri tempi può essere affrontata solo ribaltandone il concetto alla base, “solo i lavoratori sanno cosa è giusto per l’azienda e per l’Italia”.
Per questo motivo abbiamo deciso, come Comitato di “Sì – Toscana a Sinistra” di lanciare questa giornata di riflessione, per capire, oltre la retorica del Governo Renzi, cosa cambia realmente nel mondo del lavoro e quali prospettive ci sono per il futuro occupazionale del nostro Paese.
Invitiamo a questo incontro, tutte le cittadine e i cittadini, i soggetti di movimento, i sindacati di base e confederali, le organizzazioni sociali e giovanili e tutti coloro che si occupano di lavoro e precarietà per costruire una rete che attraverso le riflessioni di tutte e di tutti, rimetta al centro il tema fondamentale del lavoro.
Sì Toscana a Sinistra – Siena