SIENA. Anche per il 2024, è confermata la riduzione dell’IMU per gli immobili concessi in comodato gratuito. I proprietari di seconde case potranno beneficiare di uno sconto del 50% sull’imposta, a patto che siano rispettati specifici requisiti stabiliti dalla normativa.
Requisiti per la riduzione Imu:
– Contratto registrato: il contratto di comodato deve essere regolarmente registrato.
– Parenti di primo grado: lo sconto si applica solo se il comodato è tra genitori e figli o tra parenti in linea retta di primo grado.
– Uso come abitazione principale: l’immobile deve essere utilizzato dal comodatario come abitazione principale.
– Esclusione delle categorie di lusso: l’immobile non deve appartenere alle categorie catastali di lusso (A/1, A/8 e A/9).
– Residenza nel comune: il comodante deve avere residenza e dimora abituale nello stesso comune dell’immobile concesso in comodato.
– Possesso di un solo altro immobile: il comodante deve possedere solo un altro immobile in Italia oltre alla casa principale.
Importanti novità:
– Non è più necessario inviare la dichiarazione per la riduzione dell’IMU in caso di comodato gratuito tra parenti di primo grado, grazie all’abolizione dell’obbligo di trasmettere tale documento.
– Tuttavia, la riduzione non si applica se l’immobile è di lusso, il proprietario possiede tre o più immobili, o se la prima e seconda casa si trovano in comuni differenti, tra altre eccezioni. Una recente sentenza della Cassazione ha chiarito che non è possibile usufruire della riduzione Imu in caso di comodato tra comproprietari dello stesso immobile.
Raccomandazione ai contribuenti:
Si invita i contribuenti a verificare i pagamenti degli anni precedenti per evitare accertamenti, specialmente in situazioni di comodato tra comproprietari. Per ulteriori informazioni, contattare l’Agenzia delle Entrate o il proprio consulente fiscale.
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