SIENA. Corrado Malanga, docente di chimica organica all’Università di Pisa, è uno dei massimi esperti mondiali di rapimenti alieni. Il 7 maggio alle ore 21, al teatro del Costone, in una delle sue rarissime conferenze – oggetto di culto per gli appassionati grazie a YouTube e ai social network – illustrerà i contenuti e le implicazioni delle sue ricerche.
Tutte le storie di rapimenti alieni venute alla luce in Italia sono state gestite da Malanga. Tecnicamente, si chiamano adduzioni. Malanga ha incontrato il primo addotto negli anni ’80, quando collaborava con il Centro Ufologico Nazionale. Su questa storia ha pubblicato un celebre saggio, Gli ufo nella mente, che negli anni ha venduto 26mila copie e funzionato come un’esca. Altri addotti hanno contattato Malanga, e gli hanno raccontato i vaghi ricordi di esperienze vissute e rimosse, i propri sospetti, le proprie paure. In 25 anni lo studioso ha individuato migliaia di casi di rapimenti alieni avvenuti sul territorio italiano. Li ha analizzati, catalogati, documentati.
Attraverso l’ipnosi regressiva e la programmazione neurolinguistica, ha ricostruito i loro ricordi e attraverso essi è giunto a conclusioni scientifiche mai raggiunte prima sull’identità degli alieni, sui loro luoghi di provenienza, sui loro bisogni e sulle implicazioni storiche della loro presenza sulla Terra.
Tutte le storie di rapimenti alieni venute alla luce in Italia sono state gestite da Malanga. Tecnicamente, si chiamano adduzioni. Malanga ha incontrato il primo addotto negli anni ’80, quando collaborava con il Centro Ufologico Nazionale. Su questa storia ha pubblicato un celebre saggio, Gli ufo nella mente, che negli anni ha venduto 26mila copie e funzionato come un’esca. Altri addotti hanno contattato Malanga, e gli hanno raccontato i vaghi ricordi di esperienze vissute e rimosse, i propri sospetti, le proprie paure. In 25 anni lo studioso ha individuato migliaia di casi di rapimenti alieni avvenuti sul territorio italiano. Li ha analizzati, catalogati, documentati.
Attraverso l’ipnosi regressiva e la programmazione neurolinguistica, ha ricostruito i loro ricordi e attraverso essi è giunto a conclusioni scientifiche mai raggiunte prima sull’identità degli alieni, sui loro luoghi di provenienza, sui loro bisogni e sulle implicazioni storiche della loro presenza sulla Terra.