SIENA. Settecentocinquant’anni: questa l’età della struttura che ospita il Monna Agnese una scuola che orgogliosa della sua lunga storia ha saputo recentemente ampliarsi e rinnovarsi trovando nei suoi due indirizzi quello linguistico e delle biotecnologie la strada per lanciare una sfida alla contemporaneità per offrire ai suoi alunni la concreta possibilità di trovare la strada per una futura affermazione umana culturale e professionale.
Da quest’anno poi una vera rivoluzione: facendo tesoro delle varie realtà scolastiche europee con le quali sono negli anni venuti a contatto durante gli scambi interculturali, gli insegnanti hanno proposto il superamento del concetto di aula. Da questo anno non sono più gli insegnanti a muoversi da una classe all’altra, ma sono gli alunni che si spostano a questo punto da un laboratorio disciplinare ad un altro. C’è il laboratorio di chimica, di microbiologia, di scienze e di anatomia, di fisica, di matematica, di lingue, di storia dell’arte, c’è l’aula umanistica, quella di informatica, il laboratorio di storia e di disegno … Un’anticipazione del mondo universitario che ha incontrato l’apprezzamento di alunni e genitori. Ogni spazio è un mondo a sé, verso il quale si muovono gli alunni alla scoperta delle diverse discipline, con maggiori possibilità di approfondimento e con la possibilità di conservare le proprie esperienze e farne materiale per le altre classi. Per gli insegnanti una sfida, in primis nell’elaborazione di un orario che sembrava impossibile, ma con la possibilità poi di strutturare lo spazio disciplinare con materiale didattico specifico, con cartelloni e carte tematiche, con una biblioteca di settore, riviste, con una videoteca che si arricchirà nel tempo. Quasi in ogni aula un videoproiettore attraverso il quale sviluppare una didattica anche per immagini con la convinzione che “se mi dici una cosa posso dimenticarla, se me la mostri può darsi che me la ricordi, se mi coinvolgi non la dimenticherò più”.
Anche la connessione internet non è più un miraggio, attraverso un investimento non da poco che la Dirigente, prof.ssa Bertusi ha fortemente sostenuto e grazie alla collaborazione della Provincia, da settembre il Monna Agnese è interamente cablato e alunni ed insegnanti possono connettersi ad una rete potente e veloce, portando le potenzialità di Internet nella quotidianità delle lezioni. Insomma se davvero “Monna Agnesa” potesse vedere cosa ne è stato del suo Spedale, rimarrebbe senz’altro frastornata e spaesata, ma non nasconderebbe una punta di orgoglio.
Per saperne di più, incontrare alunni e docenti e per conoscere l’offerta formativa dell’Istituto Tecnico delle Biotecnologie sanitarie e ambientali e del Liceo Linguistico, SCUOLA APERTA sabato 13 dicembre dalle 15.00 alle 19.00. In quell’occasione sarà fra l’altro possibile conoscere e finanziare la RICERCA TELETHON grazie al PROGETTO TELETHMONNA promosso dal Monna Agnese per educare i giovani alla cultura del dono e sensibilizzare all’attività di studio e della Ricerca in ambito sanitario