SIENA. "La Carta canadese dei diritti e delle libertà e il costituzionalismo contemporaneo" sarà il tema del convegno che si terrà il venerdì (20 marzo), nell'aula magna della facoltà di Giurisprudenza, organizzato in collaborazione tra Ambasciata del Canada, Centro Siena-Toronto e Centro interdipartimentale di ricerca e formazione sul diritto pubblico europeo e comparato (Dipec) dell'Università di Siena.
Il convegno intende costituire per studenti, docenti ed esperti una occasione di riflessione e dibattito sulla influenza della Carta canadese dei diritti e delle libertà nel costituzionalismo contemporaneo, grazie alla partecipazione di autorevoli esponenti del mondo accademico, non soltanto italiano, che ormai da molti anni si occupano anche nella prospettiva comparata dello studio dell'ordinamento canadese. Dopo i saluti del preside della facoltà di Giurisprudenza, Lorenzo Gaeta, di Tamara Guttman, Ministro Consigliere dell'Ambasciata del Canada, Valeria Piergigli, direttore del Dipec, i lavori del convegno saranno articolati in due sessioni. La prima, presieduta dal Giovanni Grottanelli De Santi, dell'Università di Siena, si soffermerà in particolare sulle
peculiarità della Carta dei diritti e sulla interpretazione che ad essa è stata offerta da parte della Corte Suprema anche con l'impiego del metodo della comparazione giuridica, senza trascurare la trattazione di alcune problematiche emergenti, come quella degli "aboriginal peoples of Canada".
La sessione pomeridiana, presieduta da Nino Olivetti Rason, dell'Università di Padova, si concentrerà sul tema della tutela multilivello dei diritti fondamentali e su alcuni profili comparati; verranno esaminati gli aspetti relativi al concetto.
"Responsibility to protect" da parte del Canada, alle libertà costituzionali nella prospettiva comunitaria, alla disciplina delle situazioni di emergenza in Canada e negli Stati Uniti. L'obiettivo dell'incontro di studio è verificare quale contributo possa ancora oggi provenire dalla Carta canadese dei diritti alla interpretazione dei diritti fondamentali in altri ordinamenti giuridici contemporanei. Le conclusioni del convegno saranno affidate al professor Xavier Arbos Marin della Università di Girona e rappresentante della Associazione spagnola di studi canadesi.
Il convegno intende costituire per studenti, docenti ed esperti una occasione di riflessione e dibattito sulla influenza della Carta canadese dei diritti e delle libertà nel costituzionalismo contemporaneo, grazie alla partecipazione di autorevoli esponenti del mondo accademico, non soltanto italiano, che ormai da molti anni si occupano anche nella prospettiva comparata dello studio dell'ordinamento canadese. Dopo i saluti del preside della facoltà di Giurisprudenza, Lorenzo Gaeta, di Tamara Guttman, Ministro Consigliere dell'Ambasciata del Canada, Valeria Piergigli, direttore del Dipec, i lavori del convegno saranno articolati in due sessioni. La prima, presieduta dal Giovanni Grottanelli De Santi, dell'Università di Siena, si soffermerà in particolare sulle
peculiarità della Carta dei diritti e sulla interpretazione che ad essa è stata offerta da parte della Corte Suprema anche con l'impiego del metodo della comparazione giuridica, senza trascurare la trattazione di alcune problematiche emergenti, come quella degli "aboriginal peoples of Canada".
La sessione pomeridiana, presieduta da Nino Olivetti Rason, dell'Università di Padova, si concentrerà sul tema della tutela multilivello dei diritti fondamentali e su alcuni profili comparati; verranno esaminati gli aspetti relativi al concetto.
"Responsibility to protect" da parte del Canada, alle libertà costituzionali nella prospettiva comunitaria, alla disciplina delle situazioni di emergenza in Canada e negli Stati Uniti. L'obiettivo dell'incontro di studio è verificare quale contributo possa ancora oggi provenire dalla Carta canadese dei diritti alla interpretazione dei diritti fondamentali in altri ordinamenti giuridici contemporanei. Le conclusioni del convegno saranno affidate al professor Xavier Arbos Marin della Università di Girona e rappresentante della Associazione spagnola di studi canadesi.