Fucito: "Il 10 novembre, racconteremo grazie a Silvia Neri di una foiba a noi molto più vicina, in Val D’Orcia"
SIENA. “Dopo tanti anni vogliamo far chiarezza laddove c’è stata per troppi anni la volontà oscura nel voler nascondere questi fatti come se ancora esistessero morti di serie A e di serie B”.
Sabato 10 novembre alle ore 18,00 , presso il circolo culturale “Il Selvaggio” in via Santa Caterina 54, si parlerà di foibe. ‘-scrive così in una nota il responsabile provinciale di CasaPound, Marzio Fucito- ‘Quando si parla di foibe la mente va subito all’Istria e alla Dalmazia, al martirio di terre italiane che pagarono a carissimo prezzo la loro convinta e orgogliosa italianità.’
Il 10 novembre, racconteremo grazie a Silvia Neri di una foiba a noi molto più vicina, in Val D’Orcia, una foiba dove venne ucciso e buttato il padre del suo defunto marito insieme ad altri italiani rei soltanto di avere aderito alla Repubblica Sociale Italiana. E’ stato sempre affermato che la storia non la si può cancellare, che la si può falsare, che la si può ignorare, che la si può dimenticare ma cancellarla mai. ‘- prosegue così la nota di CasaPound -‘ Il potere della sinistra è riuscito ad ignorarla e a farla ignorare. I comunisti prima, la sinistra dopo, in provincia di Siena, in questi settant’anni hanno fatto di peggio: sono riusciti a costruire un clima di intimidazione tale da far calare una coltre di silenzio sulle mattanze compiute dai partigiani.
CasaPound Siena si pone come obbiettivo di distruggere il tabù creato artificiosamente dalla sinistra locale, su tali misfatti per proteggere i responsabili, esaltandoli e talvolta elevandoli al rango di “eroi”. ‘- conclude il responsabile provinciale di CasaPound Siena- ‘ Il 10 novembre, CasaPound Siena squarcerà, ancora una volta, il velo omertoso voluto dalla sinistra di ieri e di oggi, sull’ennesima ed inutile strage partigiana avvenuta nella nostra provincia’.