SIENA. Negli ultimi decenni l'industrializzazione e la modernizzazione dello stile di vita hanno aumentato le specie e la quantità di agenti inquinanti ai quali siamo giornalmente esposti, determinando conseguentemente una sempre più crescente preoccupazione sugli effetti tossici che l'inquinamento ambientale ha sulla salute umana.
Questi temi di grande attualità verranno affrontati nella "Conferenza internazionale sugli stress ambientali in Medicina e Biologia" che si terrà presso il Centro didattico del Policlinico le Scotte dal 4 al 6 giugno prossimi.
Il convegno, organizzato dai dipartimenti di Scienze biomediche e di Fisiopatologia, medicina sperimentale e sanità pubblica dell'Università di Siena, nasce dalla necessità di fare il punto della situazione sull'incidenza dell'inquinamento ambientale su diverse malattie, per cercare di capire i meccanismi che inducono tossicità, le strategie difensive messe in atto dagli organi bersaglio e come incrementare la difesa dell'organismo all'esposizione cronica ad inquinanti.
Durante il meeting internazionale verranno presentati i dati più recenti e attuali dei migliori gruppi scientifici nel campo e verranno mostrati e condivisi i risultati riguardanti sia gli aspetti molecolari e cellulari che gli aspetti clinici e epidemiologici dell'esposizione a ossidanti ambientali. Il congresso darà l'occasione alla comunità scientifica e ai partecipanti di capire meglio la complessità del ruolo degli ossidanti nelle patologie ambientali e i meccanismi patogenetici alla base di tali malattie. Durante i tre giorni, infatti, verranno affrontati e analizzati gli effetti dell'inquinamento ambientale su cute, sistema respiratorio, sistema immunitario e invecchiamento.
Tutte le informazioni e il programma dettagliato sono disponibili on line all'indirizzo www.unisi.it/ricerca/dip-bio/congresso.