Fortezza Reload è una iniziativa del Gruppo Consiliare Siena Cambia
SIENA. Chi vive in questa città e di questo territorio è abituato a vivere circondato da luoghi ed elementi simbolo di storia, cultura, civiltà. Questi elementi vengono talvolta dati per scontati, con la logica conseguenza che la loro essenza, sia culturale che economica, vada affievolendosi, fino a svanire. Non possiamo permetterlo. Il destino della Fortezza e la sua rivitalizzazione saranno al centro dell’iniziativa organizzata dal Gruppo Consiliare di Siena Cambia per venerdì 12 dicembre a Palazzo Patrizi. Un incontro per discutere e proporre idee concrete sul futuro di un’area nevralgica di Siena che negli ultimi anni ha vissuto un graduale deterioramento. La discussione sulla Fortezza non può che passare da uno dei suoi centri nevralgici adesso in maggiore difficoltà, l’Enoteca Italiana, che vediamo oramai da tempo vittima di una spirale drammatica. Per richiamare ulteriormente l’attenzione su di essa, sosteniamo la petizione lanciata in queste ore destinata al Ministero ed alla Regione Toscana, che vuol mobilitare questi enti verso una doverosa attenzione e presa di posizione verso l’Enoteca Italiana, che deve rimanere un soggetto strategico per la promozione delle eccellenze enologiche italiane e deve preservare il proprio patrimonio culturale ed anche umano. Non sarà comunque sufficiente che si accendano i riflettori, ma è indispensabile far seguire ad un’azione di sostegno immediato, imprescindibilmente, una progettualità seria e condivisa, sia con gli enti proprietari che con tutti i portatori di interessi, produttori in primis, per il rilancio dell’Enoteca. Rilancio che non deve limitarsi all’Istituzione in sé ma deve portare al centro del dibattito proposte in grado di rilanciare realmente l’area della Fortezza Medicea, comprensiva di tutte le sue realtà culturali. Ci piace ricordare che la Fortezza è stato il primo palcoscenico in cui ha preso vita la “Mostra nazionale di vini tipici” durante gli anni ’30, manifestazione enologica sviluppata dall’Enoteca Italiana e poi migrata, sotto altre forme e verso altri lidi. E ci piace anche pensare che, con rinnovato orgoglio e con la collaborazione di molteplici soggetti, questa manifestazione culturale possa sbocciare nuovamente tra le mura della Fortezza. Certamente quando si affrontano argomenti sensibili come la riqualificazione di una vasta e centrale zona è indispensabile che anche i cittadini facciano sentire in maniera chiara la propria voce, le proprie idee e le proprie speranze. La Fortezza può e deve puntare a una nuova vita e proprio questo sarà il tema dell’evento, con tante proposte sul piatto per farla tornare a essere un luogo di incontro in cui ci sia interscambio di emozioni e di esperienze. Un luogo in cui si respiri nuovamente vita e orgoglio. Sarà il primo passo di un lungo cammino, un cammino però che dovrà sempre tenere come stella polare l’attenzione a un aspetto culturale che non può essere ignorato quando si parla della Fortezza. Proprio da qui si partirà per pensare a un futuro migliore, con i cittadini e per i cittadini.