Per i cento anni della strage iniziative in tutto il mondo
SIENA. L’Università di Siena celebra i cento anni dalla strage degli armeni, aderendo all’iniziativa di lettura pubblica che si svolgerà il 21 aprile in contemporanea in molti paesi del mondo.
Alle ore 18, presso l’Aula magna del Rettorato, l’associazione teatrale “Topi Dalmata” leggerà brani tratti da “Il libro dei sussurri”, di Varujan Vosganian, aderendo all’iniziativa proposta dal Festival internazionale della letteratura di Berlino e la Casa Lepsius di Potsdam (Lepsius era un missionario tedesco che tra i primi testimoniò e raccontò al mondo i massacri contro gli armeni).
La serata sarà aperta dai saluti del rettore dell’Università di Siena Angelo Riccaboni, e sarà presentata dal professor Marcello Flores, che parlerà del contesto storico e politico nel quale si perpetrò la persecuzione degli armeni in Turchia.
“Nel 1915 aveva inizio il genocidio degli armeni. Il governo dei Giovani Turchi, alleato con la Germania nella prima guerra mondiale, decise di eliminare gli armeni dall’Anatolia, dove la maggioranza di loro viveva da secoli – spiega il professor Flores -. L’università di Siena ha deciso di aderire a questa iniziativa per ricordare il genocidio di questo popolo e sottolineare come solo la cultura possa essere antidoto alla violenza, alla discriminazione, alla negazione della verità storica.”
Alle ore 18, presso l’Aula magna del Rettorato, l’associazione teatrale “Topi Dalmata” leggerà brani tratti da “Il libro dei sussurri”, di Varujan Vosganian, aderendo all’iniziativa proposta dal Festival internazionale della letteratura di Berlino e la Casa Lepsius di Potsdam (Lepsius era un missionario tedesco che tra i primi testimoniò e raccontò al mondo i massacri contro gli armeni).
La serata sarà aperta dai saluti del rettore dell’Università di Siena Angelo Riccaboni, e sarà presentata dal professor Marcello Flores, che parlerà del contesto storico e politico nel quale si perpetrò la persecuzione degli armeni in Turchia.
“Nel 1915 aveva inizio il genocidio degli armeni. Il governo dei Giovani Turchi, alleato con la Germania nella prima guerra mondiale, decise di eliminare gli armeni dall’Anatolia, dove la maggioranza di loro viveva da secoli – spiega il professor Flores -. L’università di Siena ha deciso di aderire a questa iniziativa per ricordare il genocidio di questo popolo e sottolineare come solo la cultura possa essere antidoto alla violenza, alla discriminazione, alla negazione della verità storica.”