SIENA. Secondo appuntamento con li “boni litterati”, cioè con poeti e scrittori che inaugurarono l’uso del volgare italiano in letteratura, al pari del Costituto per quanto riguarda la giurisprudenza. L’iniziativa è del Gallo Nero, che per venerdì 18 dicembre, a partire dalle 20.30 presenta una serata nella quale “Boccaccio ci racconta di messere Angiuolieri” grazie alla voce dell’attore Paolo Lombardi. E la cultura si unisce ad una “imbandigione” con i sapori del Medioevo: menù completo, bevande incluse, 30 euro.
Questa l’ennesima iniziativa culturale, di un locale che si segnala per una ricerca sulle radici della cucina – e non solo- senese e toscana. Un motivo più che sufficiente, secondo il Ministero degli Affarsi esteri – Cooperazione italiana allo Sviluppo, per invitare lo chef Sauro Ricci e il proprietario Mauro Tigli del ristorante a presentare i propri piatti nell’ambito di un festival delle tradizioni e dell’artigianato italiano che si è svolto alcuni giorni fa a Betlemme. Il Gallo Nero ha fatto onore alla tradizione locale, organizzando una cena di gala alla quale erano presenti varie autorità, tra le quali ministri palestinesi, per un totale di 150 persone, che hanno potuto assaggiare ricette senesi, realizzate sulla base di quelle autentiche del periodo medievale. E, di fronte alla basilica della Natività, il Gallo Nero ha anche proposto zuppe ai visitatori degli spazi espositivi del festival.
Il menù prevede pane dell’ospite, vino speziato, nucato di mandorle e noci, torat di Re Manfredi, omelette d’arance per ruffiani e prostitute, cioppo con ceci e carpa, zuppa di zucca gialla e zenzero, pantanella di cinghiale e pastello di verdure, pasticcio di pere e frittella di mela. I vini sono offerti dall’azienda chiantigiana Poggio Selvale e da Vignaioli di Canelli.
Questa l’ennesima iniziativa culturale, di un locale che si segnala per una ricerca sulle radici della cucina – e non solo- senese e toscana. Un motivo più che sufficiente, secondo il Ministero degli Affarsi esteri – Cooperazione italiana allo Sviluppo, per invitare lo chef Sauro Ricci e il proprietario Mauro Tigli del ristorante a presentare i propri piatti nell’ambito di un festival delle tradizioni e dell’artigianato italiano che si è svolto alcuni giorni fa a Betlemme. Il Gallo Nero ha fatto onore alla tradizione locale, organizzando una cena di gala alla quale erano presenti varie autorità, tra le quali ministri palestinesi, per un totale di 150 persone, che hanno potuto assaggiare ricette senesi, realizzate sulla base di quelle autentiche del periodo medievale. E, di fronte alla basilica della Natività, il Gallo Nero ha anche proposto zuppe ai visitatori degli spazi espositivi del festival.
Il menù prevede pane dell’ospite, vino speziato, nucato di mandorle e noci, torat di Re Manfredi, omelette d’arance per ruffiani e prostitute, cioppo con ceci e carpa, zuppa di zucca gialla e zenzero, pantanella di cinghiale e pastello di verdure, pasticcio di pere e frittella di mela. I vini sono offerti dall’azienda chiantigiana Poggio Selvale e da Vignaioli di Canelli.