Gli artisti – Il percorso inizia con gli artisti che hanno mantenuto uno stretto dialogo con l’arte del secondo Novecento a partire da Alberto Burri e Lucio Fontana. Su questa scia si collocano le opere dalla leggerezza poetica della materia di Elisabetta Fontana, della ricerca monocromatica di Angela Scappaticci e della superficie notturna del dipinto illuminata da improvvisi strappi e segni di luce di Marco Diaco. Seguono i lavori di Cecilia Bossi che mette in discussione il fluido confine tra pittura e scultura, di Gloria Tranchida con materiali di riciclo impreziositi con oro, di Marina Assenza che si affida al linguaggio stesso della pittura graffiata da segni di colore e di Antonella Pernarella, una ricerca cromatica dai colori forti associati a forme diverse. Maria Rosaria Ciripompa e Luigi Pistoia ripercorrono invece una ricerca materica in stretto dialogo con la realtà. Sono di Cristina Messora vicende di grande forza spirituale, di Gelsomina Rasetta l’astrazione variabile e di Monica Bavaro il silenzio metaforico della natura, di Anna Salvati grandi racconti per leggere se stessa nel tempo. E ancora: Susy Senzacqua esplora le vie del cielo e Giovanna Gallo racconta, come in una favola, il suo mondo surreale. Tra i pittori figurativi Massimo Sonnini, frammenti di storie intime e fiabesche che uniscono pittura e scenografia, Paul De Haan per una figurazione neoimpressionista, Rosita Sfischio per toni limpidi e atmosfere diffuse, Lidia Losurdo con le nuove mitologie del quotidiano. La mostra propone anche le incisioni di Vincenza Costantini, nudi femminili ambientati in una natura pre-umana. Infine si potranno ammirare i totem di Andrea Mercedes Melocco, aste di legno incise che accolgono segni in metallo e in pietra su cui si modulano intense visioni interiori.
La mostra resterà aperta tutti i giorni, escluso lunedì, dalle ore 10.00 alle 12.00 e dalle 16.00 alle 19.00.