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SIENA. La proiezione del docufilm “Spes contra spem” si terrà a Siena il prossimo 31 marzo in anteprima regionale.
Il tema trattato ed oggetto del documentario è di estrema importanza ed interesse per un capoluogo che ha nel proprio centro storico una Casa Circondariale e nel cui territorio insiste una Casa di Reclusione entrambe normalmente “ospitanti” detenuti in esecuzione di pene lunghe o perpetue. Siena, San Gimignano, Poggibonsi e Colle di Val d’Elsa, e zone limitrofe, sono città nelle quali i detenuti all’atto della scarcerazione, e con essi le loro famiglie, sono obbligati ed in alcuni casi scelgono di continuare a vivere, a tentare di ricostruirsi, ricorrendo all’ausilio, il più delle volte salvifico, delle istituzioni e degli organismi che si occupano di politiche sociali e di integrazione, non escluse quelle di formazione ed insegnamento e tutte le comunità ed associazioni di volontariato che ne rappresentano a pieno titolo il maggiore esempio di comunità inclusiva.
E’ innegabile l’interessamento al tema da parte di chi si occupa di istruzione e formazione, soprattutto dei più giovani, che devono essere educati anche alla conoscenza ed al rispetto dei principi di legalità della pena, di certezza ed umanità della stessa ed a quello di risocializzazione dell’individuo, così come di chi cura lo sviluppo culturale di una comunità tanto permeata dallo spirito solidaristico che anche grazie ad eventi di sensibilizzazione tematica non può che trarne vitalità.
L’evento, organizzato dalla Camera Penale di Siena e Montepulciano, con l’Università di Siena e la partecipazione del Consiglio dell’Ordine degli Avvocati di Siena e l’Associazione per la Formazione del Sud Toscana, si terrà il 31 marzo dalle ore 14:00 in poi presso l’Aula Magna di Giurisprudenza dell’Università di Siena.
Seguirà un dibattito cui parteciperanno il regista Ambrogio Crespi, Rita Bernardini, Maria Brucale, Sergio D’Elia ed Elisabetta Zamparutti dell’associazione Nessuno Tocchi Caino; sarà altresì presente il Magistrato di Sorveglianza di Siena, Maria Letizia Venturini e la docente di Diritto Penitenziario presso l’Università di Siena, Annalisa Maccari nonchè per l’Osservatorio Carceri dell’UCPI l’avvocato Gabriele Terranova.
Il Consiglio dell’Ordine degli Avvocati di Siena ha accreditare l’evento con il massimo dei crediti possibili considerando la sua importanza rappresentata anche dalla partecipazione al dibattito di notevoli figure delle associazioni rappresentate e la grande eco che il docufilm sta avendo in tutto il territorio nazionale. Presentato presso le due Mostre Internazionali del Cinema Italiano,Venezia e Roma, ha infatti riscosso interessanti recensioni ed ha stimolato dibattiti e contrasti come solo il tema della detenzione senza fine può suscitare.
Non è da sottovalutare che il docufilm si inserisce in tutto il programma presente e sostenuto in Parlamento da coloro i quali richiedono l’introduzione nel nostro ordinamento del reato di tortura, tema rispetto al quale tutti noi operatori delle leggi siamo chiamati quanto meno ad interrogarci.
I vertici del Dipartimento dell’Amministrazione Penitenziaria che hanno visto il docufilm, oltre a collaborare alla sua realizzazione, ne hanno consigliato la visione a chiunque.