Venerdì 26 febbraio all’Istituto Sarrocchi di Siena
SIENA. Nuove frontiere della didattica. Se ne parla con Luciana Ceccarelli dirigente scolastico e coordinatrice del progetto Book in progress 1° ciclo, e Maria Chiara Valsegna docente coordinatrice del dipartimento italiano di Book in Progress de al corso di formazione gratuita per insegnanti promosso dall’Associazione Serenamente
Si chiama “flipped learning” e letteralmente significa “insegnamento capovolto”. È la nuova frontiera della didattica a scuola. Se ne parla a Siena nell’ambito del corso di formazione gratuito riservato ai docenti della scuola secondaria di secondo grado “DSA:qual’è la ricetta?” promosso dall’Associazione SerenaMente in collaborazione con l’Istituto Sarrocchi e realizzato con il contributo della Compagnia Teatrale il Grappolo. Venerdì 26 febbraio dalle 15.00 alle 17.00 presso l’istituto Sarrocchi si terrà l’incontro con Luciana Ceccarelli dirigente scolastico e coordinatrice del progetto Book in progress 1° ciclo, e Maria Chiara Valsegna docente coordinatrice del dipartimento italiano del progetto.
Book in progress è un importante esperimento di insegnamento dal basso che coinvolge gli insegnanti nella creazione di materiali didattici sostitutivi dei libri di testo destinati agli studenti delle loro scuole. Sono “libri in costruzione” innovativi e dall’elevato spessore scientifico e comunicativo, scritti dai 800 docenti della rete nazionale di Book in progress, che hanno il potere di rivoluzionare la didattica basata sulla lezione frontale – cioè sulla spiegazione in classe e l’assegnazione di compiti a casa – sostituendola con una nuova modalità di insegnamento basata su nuove tecnologie e nuovi contenuti che supportano le attività che si svolgono in classe con lavori di gruppo ed esercitazioni. Un focus specifico dell’intervento riguarderà in particolare i risultati ottenuti dai ragazzi con DSA attraverso la flipped classroom. Per i ragazzi con disturbi specifici dell’apprendimento e quindi una modalità di apprendimento diversa, questo metodo di insegnamento, infatti, produce effetti benefici. Questo vuol dire che può essere applicato a tutti indistintamente perché favorisce lo sviluppo delle competenze e non solo delle conoscenze. Dopo l’incontro del 26 febbraio, il corso prevede altri appuntamenti da non perdere. L’11 marzo si parlerà di “Materie umanistiche e DSA” con la dott.ssa Valentina Dazzi, Responsabile Centro Educativo “Up-prendo” per DSA di Carpi. Il 18 marzo invece ci sarà il dott.Luca Grandi, Responsabile Centro Ricerche Anastasis; membro fondatore del GIpA, Gruppo di Informatica per l’Autonomia con la sua lezione su “Non tutti hanno la fartuna di avere un alunno dislessico in classe”. Il Corso andrà avanti fino a fine maggio.