Venerdì a Palazzo Patrizi incontro con Faraone, Manfredi, Barni e Riccaboni
SIENA. Istruzione, ricerca, formazione del capitale umano. Saranno questi i temi al centro dell’incontro in programma a Siena, venerdì 18 dicembre alle ore 17.30 a Palazzo Patrizi, in via di Città 75. All’evento, intitolato “Le chiavi del nostro futuro”, parteciperanno: Davide Faraone, sottosegretario del Ministero dell’Istruzione, dell’Università e della Ricerca; Gaetano Manfredi, presidente della Conferenza dei Rettori delle Università Italiane; Monica Barni, vicepresidente della Regione Toscana e Angelo Riccaboni, rettore dell’Università degli Studi di Siena. Coordinerà l’iniziativa Luigi Dallai, parlamentare del Partito democratico che, da alcune settimane, è entrato a far parte della Commissione Cultura, Scienza e Istruzione della Camera dei Deputati.
“Quella di venerdì – sottolinea Dallai – è un’occasione importante per fare il punto sulla situazione dell’istruzione e della ricerca. Dalla Legge di Stabilità, in corso di approvazione, stanno arrivando segnali importanti: fondi per 1000 nuovi posti di ricercatore tra atenei, da convertire in posizioni di professore associato al termine dei tre anni, oppure a tempo indeterminato per gli enti di ricerca; la norma in via di sperimentazione per la chiamata diretta di 500 docenti; 55 milioni per il diritto allo studio; gli stanziamenti in favore delle attività di ricerca scientifica internazionale, ad esempio nel campo dell’astrofisica e dell’osservazione astronomica. Accanto a questi, ci sono gli stanziamenti per gli istituti più vocati alla produzione di brevetti”.
“Allo sforzo di riforma e di risanamento avviato da molti atenei – conclude Dallai – corrisponderà, sempre più, l’attenzione del governo. Il futuro, anche occupazionale, dei nostri territori passa dalla capacità di creare competenze che possano renderci attrattivi per le imprese. La tutela dei posti di lavoro e di ricerca si fa cercando di anticipare i processi scientifici in atto e con l’attrazione di molte piccole aziende innovative. Per fare ciò occorre anche rafforzare gli strumenti finanziari con cui pubblico e privato possono concorrere al sostegno delle imprese. Per questo occorre capacità di collaborazione tra governo, istituzioni di ricerca e imprese”.