SIENA. Si chiude il ciclo di conferenze “CriticaMente”. L’iniziativa, organizzata dall’associazione Risorse Comuni, in collaborazione con ArcipelagoSces Siena, infatti, si chiude giovedì 17 giugno, alle ore 16, presso l’aula 468 della Facoltà di Ingegneria dell’Università di Siena con un appuntamento dal titolo “Società e Tecnoscienza. Quale sapere per quale utilizzo?”. A parlarne saranno Stefano Isola, matematico e docente presso l’Università di Camerino e Marirosa Di Stefano, docente presso la facoltà di Scienze dell'Università di Pisa
Dalla nascita del positivismo alla televisione a 500 canali, per un arco di tempo che sfiora i due secoli, la società occidentale ha distrutto e ricostruito innumerevoli certezze, ideologie, dogmi e speculazioni metafisiche; in questo continuo mutamento la scienza sembra essere stata l’unica forza capace di proseguire saldamente lungo il proprio sentiero; un sentiero tracciato secondo un metodo apparentemente infallibile che fa di ogni tappa la conseguenza necessaria della precedente. Tuttavia, nell’immaginario e nella quotidianità delle persone, la scienza più che come ricerca di una razionalità regolatrice del mondo, si è imposta come forza attiva e dominatrice sul mondo. Il ruolo trainante svolto nell’organizzazione dell’economia e della società e l’inimmaginabile potenza di cui ha dotato l’umanità nei confronti della natura e di se stessa rendono evidente la non-neutralità della conoscenza scientifica, quantomeno nelle sue applicazioni.
Per maggiori informazioni è possibile visitare il sito internet www.risorsecomuni.org, telefonare al 349/5181733 oppure scrivere a risorsecomunionlus@risorsecomuni.org
Dalla nascita del positivismo alla televisione a 500 canali, per un arco di tempo che sfiora i due secoli, la società occidentale ha distrutto e ricostruito innumerevoli certezze, ideologie, dogmi e speculazioni metafisiche; in questo continuo mutamento la scienza sembra essere stata l’unica forza capace di proseguire saldamente lungo il proprio sentiero; un sentiero tracciato secondo un metodo apparentemente infallibile che fa di ogni tappa la conseguenza necessaria della precedente. Tuttavia, nell’immaginario e nella quotidianità delle persone, la scienza più che come ricerca di una razionalità regolatrice del mondo, si è imposta come forza attiva e dominatrice sul mondo. Il ruolo trainante svolto nell’organizzazione dell’economia e della società e l’inimmaginabile potenza di cui ha dotato l’umanità nei confronti della natura e di se stessa rendono evidente la non-neutralità della conoscenza scientifica, quantomeno nelle sue applicazioni.
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