Renato Bindi, Adorno Borgianni, Tommaso Masi e Primo Simi furono uccisi alla Caserma Lamarmora

SIENA. Domenica 10 marzo alle ore 10,30 si svolgerà a Siena alla caserma Bandini la commemorazione dei quattro partigiani fucilati alla Caserma Lamarmora (oggi Bandini) il 13 marzo 1944.
All’inizio del 1944 i partigiani garibaldini operanti tra Siena e Grosseto avevano organizzato un campo di addestramento per renitenti alla leva nella zona di Monticiano. Nel marzo, in seguito ad un fallito attentato ad un gerarca di Grosseto, repubblichini e tedeschi lanciano un vasto rastrellamento nella zona, giungendo a circondare l’accampamento partigiano all’alba dell’11 marzo. Nello scontro a fuoco rimane ucciso il partigiano Giovanni Bovini e un francese, Robert Houdin, rimane gravemente ferito (morirà pochi giorni dopo in ospedale a Siena). 19 giovani reclute, prive ancora delle armi e dell’addestramento necessario, si arrendono. Uno di loro si aggrega ai fascisti, altri 8 vengono portati via (compreso il ferito) e 10 vengono condotti presso il cimitero in frazione Scalvaia e lì fucilati. Le vittime sono
Alizzardo Avi, 20 anni
Alvaro Avi, 22 anni
Cesare Borri, 22 anni
Solimano Boschi, 20 anni
Armando Fabbri, 19 anni
Ezio Filippini, 21 anni
Azelio Pieri, 21 anni
Lilioso Antonucci, 21 anni
Aldo Mari, 22 anni
Faustino Masi, 22 anni
Sui loro corpi viene lasciato un cartello con su scritto: “Nel luogo in cui un nostro milite ha trovato la morte per mano dei ribelli, questi traditori sono stati raggiunti dalla giustizia. La giustizia arriva sempre per uno a dieci”.
Degli altri 7, tutti processati davanti al tribunale speciale, 3 vengono condannati a 24 anni di carcere, e 4 sono fucilati nella caserma La Marmora di Siena il 13 marzo. Sono Renato Bindi, Adorno Borgianni, Tommaso Masi, Primo Simi.