SIENA. Il 2 e il 3 aprile si terrà un workshop internazionale intitolato "Changes in Governance of Italian Universities: Institutional or Market Solutions?".
Le due giornate, che si terranno alla Certosa di Pontignano, rappresentano un importante momento di riflessione e confronto con le principali esperienze nazionali ed europee. Il punto di vista di partenza è l'evidenza che emerge dagli studi in questo ambito sul ruolo sociale e pubblico delle università e sulla loro importanza nel promuovere la competitività nazionale e locale, che richiede maggiore trasparenza, efficienza, comparabilità e un maggiore controllo interno da parte degli stakeholders. L'intento del workshop è quello di mettere a confronto approcci innovativi, analisi effettuate sul campo e specifiche best practices riguardanti aspetti diversi della governance universitaria, evidenziando problematiche e soluzioni riguardanti il profilo dei finanziamenti, del reclutamento e della valutazione delle performance in specifici contesti universitari secondo una prospettiva internazionale.
Interverranno alle giornate, tra gli altri, l'onorevole Luciano Modica, il rettore dell'Università della Tuscia, Marco Mancini, il professor Alessandro Schiesaro, dell'Università di Roma La Sapienza e il professor Paolo Quattrone, docente della Oxford University.
Il convegno è l'occasione per presentare i primi risultati delle analisi realizzate nell'ambito di un progetto internazionale di ricerca sui modelli di governance nelle principali università europee, come Oxford, Siena, Uppsala e l'Università di Linneo. Durante l'incontro si farà anche il punto sul dibattito sull'università italiana, dando conto dell'innovazione già in marcia negli Atenei, oscurata spesso dall'annuncio di riforme del sistema.
"Gli studi internazionali che saranno presentati – spiega il professor Angelo Riccaboni, preside della facoltà di Economia dell'Università di Siena e organizzatore del workshop – confermano che non esistono modelli precostituiti da imitare, neanche il tanto citato modello anglosassone, ma è necessario un costante sforzo quotidiano per calare criteri di mercato nel funzionamento degli Atenei e dei propri organi amministrativi.. Il tutto senza tuttavia stravolgere il carattere di bene pubblico dell'università e del sapere e senza cedere alla semplificazione di ridurre l'educazione universitaria pubblica a pochi Atenei eccellenti mentre la competizione tra paesi avviene sull'accesso diffuso a formazione di qualità. Quindi il mercato come fattore per avere migliore e maggiore "education" non come criterio per avere meno università e più "monopolio" della produzione del sapere".
Il programma completo delle due giornate è disponibile on line alla pagina www.unisi.it/eventi/mehem.
Le due giornate, che si terranno alla Certosa di Pontignano, rappresentano un importante momento di riflessione e confronto con le principali esperienze nazionali ed europee. Il punto di vista di partenza è l'evidenza che emerge dagli studi in questo ambito sul ruolo sociale e pubblico delle università e sulla loro importanza nel promuovere la competitività nazionale e locale, che richiede maggiore trasparenza, efficienza, comparabilità e un maggiore controllo interno da parte degli stakeholders. L'intento del workshop è quello di mettere a confronto approcci innovativi, analisi effettuate sul campo e specifiche best practices riguardanti aspetti diversi della governance universitaria, evidenziando problematiche e soluzioni riguardanti il profilo dei finanziamenti, del reclutamento e della valutazione delle performance in specifici contesti universitari secondo una prospettiva internazionale.
Interverranno alle giornate, tra gli altri, l'onorevole Luciano Modica, il rettore dell'Università della Tuscia, Marco Mancini, il professor Alessandro Schiesaro, dell'Università di Roma La Sapienza e il professor Paolo Quattrone, docente della Oxford University.
Il convegno è l'occasione per presentare i primi risultati delle analisi realizzate nell'ambito di un progetto internazionale di ricerca sui modelli di governance nelle principali università europee, come Oxford, Siena, Uppsala e l'Università di Linneo. Durante l'incontro si farà anche il punto sul dibattito sull'università italiana, dando conto dell'innovazione già in marcia negli Atenei, oscurata spesso dall'annuncio di riforme del sistema.
"Gli studi internazionali che saranno presentati – spiega il professor Angelo Riccaboni, preside della facoltà di Economia dell'Università di Siena e organizzatore del workshop – confermano che non esistono modelli precostituiti da imitare, neanche il tanto citato modello anglosassone, ma è necessario un costante sforzo quotidiano per calare criteri di mercato nel funzionamento degli Atenei e dei propri organi amministrativi.. Il tutto senza tuttavia stravolgere il carattere di bene pubblico dell'università e del sapere e senza cedere alla semplificazione di ridurre l'educazione universitaria pubblica a pochi Atenei eccellenti mentre la competizione tra paesi avviene sull'accesso diffuso a formazione di qualità. Quindi il mercato come fattore per avere migliore e maggiore "education" non come criterio per avere meno università e più "monopolio" della produzione del sapere".
Il programma completo delle due giornate è disponibile on line alla pagina www.unisi.it/eventi/mehem.