SIENA. Con un attesissimo convegno su “La documentazione degli organi giudiziari nell’Italia tardo-medievale e moderna”, proseguono le iniziative per celebrare il 150° anniversario dell’istituzione dell’Archivio di Stato di Siena (1858-2008). Fulcro delle manifestazioni in programma per tutto il 2008, il convegno avrà luogo dal 15 al 17 settembre (ore 9.30 – 19.30), nella prestigiosa sala conferenze dell’Archivio in Palazzo Piccolomini a Siena.
L’iniziativa ha avuto per la sua rilevanza scientifica, l’alto patronato del Presidente della Repubblica Giorgio Napolitano.
Così come tutte le manifestazioni del 150° anniversario, il convegno voluto dall’Archivio, con il pieno appoggio della Direzione Generale per gli Archivi, è stato realizzato con la collaborazione dell’Università degli Studi di Siena e dell’Accademia Senese degli Intronati. Le linee programmatiche sono state, infatti, tracciate da Andrea Giorgi e Stefano Moscadelli, docenti di Archivistica rispettivamente presso le Università di Trento e di Siena, e da Carla Zarrilli, direttrice dell’Archivio di Stato, tutti membri dell’Accademia degli Intronati. Il sostegno economico decisivo per la realizzazione delle iniziative è stato dato dalla Fondazione Monte dei Paschi di Siena, sempre estremamente sensibile alle esigenze della cultura e della conservazione della memoria della città.
Il convegno è la naturale conclusione di un grande progetto di riordinamento e inventariazione dei fondi compresi sotto la denominazione "Giusdicenti dell'antico Stato senese", conservati presso l’Archivio di Stato. Un complesso archivistico estremamente vasto, formato da più di 35.000 unità e costituito, nella quasi totalità, dalla documentazione giudiziaria prodotta nei tribunali periferici dello Stato Senese, dalla fine del Medio Evo (sec. XIV) sino alla dominazione napoleonica (1808). L’archivio giunse presso l’Istituto senese nel 1859 e subì un ordinamento improprio, cui non corrispose la redazione di strumenti di ricerca. Da qui la necessità di un progetto di completo ordinamento ed inventariazione, finanziato alcun anni fa dal Ministero per i Beni Culturali e realizzato anche grazie ad una convenzione con l'Accademia Senese degli Intronati.
Ai risultati di questo lavoro sono dedicate le tre relazioni tenute dagli studiosi che hanno collaborato al progetto: la prima (nella giornata di apertura) a cura di Andrea Giorgi e Stefano Moscadelli mentre le altre due, nella giornata conclusiva, a cura rispettivamente di Mario Brogi ed Enzo Mecacci. Partendo dall’esperienza senese il convegno si pone l’obiettivo di allargare lo sguardo ai sistemi di produzione e conservazione documentaria d’ambito giudiziario, mettendo a confronto le realtà presenti nei diversi contesti politico-istituzionali italiani tra il tardo Medioevo e l’Età Moderna. A questo scopo sono previste quattro relazioni introduttive di carattere generale inerenti alla formazione e al funzionamento degli apparati finalizzati all’amministrazione della giustizia nei territori degli Stati italiani d’antico regime.
Faranno seguito gli interventi dedicati alle singole realtà statuali o aree geografiche: il Piemonte sabaudo, l’area lombarda, il Trentino, la Repubblica di Venezia, quella di Genova, l’area emiliana, lo Stato pontificio, il Regno di Sicilia. Un particolare rilievo sarà dato alla Toscana, con interventi relativi alla Repubblica di Lucca e allo Stato fiorentino, oltre agli interventi sullo Stato Senese.
Nell’ultima giornata le relazioni riguarderanno la produzione e la conservazione di documentazione giudiziaria in ambito ecclesiastico, ma ci sarà spazio anche per riflettere sul particolare tipo di amministrazione della giustizia rappresentato dalla giustizia dei mercanti, esercitata nei tribunali di commercio. L’ultima relazione verterà sull’evoluzione del sistema giudiziario degli Stati italiani d’antico regime alla fine dell’Età moderna.
Il convegno si presenta quindi ricco di spunti, con ben 31 relazioni di cui si tireranno le fila in una tavola rotonda conclusiva coordinata da Carla Zarrilli. Tanti quindi i relatori, tra loro direttori d’Archivio di Stato, docenti di archivistica, storia, storia del diritto presso l’Università di Siena e molte altre Università italiane, responsabili di Archivi comunali, eccetera. Tutti studiosi che si sono occupati di queste tematiche attualmente al centro di un grande interesse e su cui scaturiranno certamente importanti novità.
L’iniziativa fa parte di un articolato calendario di eventi. Per tutto il 2008 presentazioni, mostre e convegni saranno l’occasione per fare il punto sull’attività svolta dall’Archivio di Stato e sul patrimonio non solo archivistico, ma anche artistico che custodisce e valorizza. Prossimo appuntamento, giovedì 30 ottobre (ore 16.00) sempre nella Sala Convegni dell’Archivio di Stato in Palazzo Piccolomini a Siena per la presentazione del volume “Guida sintetica del Museo delle Biccherne e della Mostra documentaria”; il volume verrà presentato da Cristina De Benedictis e Patrizia Ferrara.