di Alessandra Siotto
SIENA. Nella seduta del Consiglio Comunale di ieri (28 settembre) sono state presentate 3 interrogazioni, due delle liste civiche e una di Rifondazione, in merito all'aeroporto di Ampugnano. Il sindaco Maurizio Cenni ha risposto alle varie istanze.
GALAXY. "Le notizie che circolano sull'uscita di Galaxy – ha affermato – credo che siano avvalorate. Ad oggi Galaxy è socia della società dell'aeroporto con il 56% delle quote, ma il 13 agosto 2010 c'è stato da parte della magistratura il sequestro di tutte le quote, quindi anche quelle del Comune di Siena".
COMPOSIZIONE SOCIETARIA. "L'attuale composizione del capitale della società – ha illustrato Cenni – comprende i Comuni di Sovicille e Siena, la Provincia, la Banca MPS, Galaxy, l'Aeroporto Firenze e la Camera di Commercio di Siena. Il capitale risulta versato completamente per tutti tranne che per Galaxy e per l'Aeroporto di Firenze. Galaxy non ha proceduto al versamento de decimi richiamati, e quindi ci sono dei problemi anche rispetto al mutamento della composizione dei capitali sociali di Aeroporto di Siena”.
MAGISTRATURA. "C'è un indagine in corso – ha detto il primo cittadino – e ci sono delle procedure sulle quali, come soci, chiederemo di essere informati, tenendo presente che siamo in una fase molto delicata perchè, appunto, c'è un'indagine e non possiamo, né vogliamo, fare delle azioni che siano in qualche modo di turbativa al lavoro della magistratura, nella quale abbiamo piena fiducia. Comunque, l'unico livello di coinvolgimento dell'amministrazione comunale nelle indagini è quello del sequestro delle azioni, che poi riguarda tutti i soci dell'aeroporto di Siena".
BILANCI. "L'esercizio 2009 – ha spiegato il sindaco – si è chiuso con una perdita di oltre 2 milioni di euro. I compensi del cda sono i seguenti: presidente Viani 15mila euro, presidente Machetti 6.300 euro, Amministratore delegato 43mila euro, Raimondi 6.500 euro. I gettoni di presenza sono di circa 400 euro a seduta e nel 2009 hanno raggiunto quota 16mila euro".
AMPLIAMENTO. "Attualmente – ha informato Cenni – le carenze infrastrutturali ed i lavori previsti sono tutti stati evidenziati dall'ENAC. Si tratta di: recinzione, segnaletica orizzontale e verticale, parti laterali della pista, realizzazione della parte della pista che serve per la manovra, spazi di sicurezza per le manovre, impianti a bordo pista, illuminazione del piazzale e del piazzale di sosta, impianto delle acque reflue, raccordo interno e altro ancora. La realizzazione di questi interventi deve essere comunicata all'ENAC e per ora sono stati completati i primi tre. Si tratta di opere di adeguamento previste dal piano di certificazione Enac, interventi marginali che riguardano l'attuale sedime dell'aeroporto, ma non prevedono ampliamenti".
IL COMUNE. “Alcuni mesi fa – ha affermato il sindaco – ho espresso la mia opinione, dichiarando che la presenza del Comune non è strategicamente rilevante, non tanto dal punto di vista politico, ma secondo le normative vigenti, perchè non essendo un servizio essenziale la legge su questo è piuttosto chiara e non ammette questo tipo di partecipazioni”.
“Tuttavia – ha aggiunto – il sindaco su questo può intervenire solo come 41esimo consigliere perchè la titolarità sulla decisione di mantenere o meno l'attuale 1,3% della compagine dell'aeroporto è di competenza di questo Consiglio Comunale, quindi non dipende da me. Ogni valutazione su questo, così come sul piano industriale, è di competenza di tutto il Consiglio, che dovrà prendere una decisione: se ritiene che si debba continuare ad investire su un aeroporto con caratteristiche di sostenibilità ambientale e che comporti un risultato nei collegamenti di secondo livello, si continuerà a stare nell'aeroporto. Se, viceversa, il Consiglio ritiene che tutto ciò non sia utile, si deve uscire, perchè altrimenti corriamo il rischio di investire in un'impresa che porta soltanto delle perdite a carico della collettività".
“Il socio privato – ha replicato Andreini – mi sembra sia già 'riscappato', è l'unico che non ha versato le quote ed ancora il piano operativo della società non è noto. Una decisione va presa e il Comune non può disinteressarsi, chiunque paghi l'aeroporto, sia nel senso della dismissione che dell'ampliamento,perchè ogni decisione avrà ripercussioni sui cittadini. Invitiamo gli organismi competenti a scoprire le carte".
Falorni ha sottolineato come "rimangano elementi di insoddisfazione per la sostanza delle cose dette: la composizione del cda ha bisogno di chiarimenti". "Prossimamente – ha aggiunto – la commissione comunale potrà discuterne con i vertici della società aeroportuale. Personalmente sono contrario all'eventuale uscita dell'ente pubblico dalla compagine societaria, perchè poi non potremmo più avere voce in capitolo sulla struttura".
SIENA. Nella seduta del Consiglio Comunale di ieri (28 settembre) sono state presentate 3 interrogazioni, due delle liste civiche e una di Rifondazione, in merito all'aeroporto di Ampugnano. Il sindaco Maurizio Cenni ha risposto alle varie istanze.
GALAXY. "Le notizie che circolano sull'uscita di Galaxy – ha affermato – credo che siano avvalorate. Ad oggi Galaxy è socia della società dell'aeroporto con il 56% delle quote, ma il 13 agosto 2010 c'è stato da parte della magistratura il sequestro di tutte le quote, quindi anche quelle del Comune di Siena".
COMPOSIZIONE SOCIETARIA. "L'attuale composizione del capitale della società – ha illustrato Cenni – comprende i Comuni di Sovicille e Siena, la Provincia, la Banca MPS, Galaxy, l'Aeroporto Firenze e la Camera di Commercio di Siena. Il capitale risulta versato completamente per tutti tranne che per Galaxy e per l'Aeroporto di Firenze. Galaxy non ha proceduto al versamento de decimi richiamati, e quindi ci sono dei problemi anche rispetto al mutamento della composizione dei capitali sociali di Aeroporto di Siena”.
MAGISTRATURA. "C'è un indagine in corso – ha detto il primo cittadino – e ci sono delle procedure sulle quali, come soci, chiederemo di essere informati, tenendo presente che siamo in una fase molto delicata perchè, appunto, c'è un'indagine e non possiamo, né vogliamo, fare delle azioni che siano in qualche modo di turbativa al lavoro della magistratura, nella quale abbiamo piena fiducia. Comunque, l'unico livello di coinvolgimento dell'amministrazione comunale nelle indagini è quello del sequestro delle azioni, che poi riguarda tutti i soci dell'aeroporto di Siena".
BILANCI. "L'esercizio 2009 – ha spiegato il sindaco – si è chiuso con una perdita di oltre 2 milioni di euro. I compensi del cda sono i seguenti: presidente Viani 15mila euro, presidente Machetti 6.300 euro, Amministratore delegato 43mila euro, Raimondi 6.500 euro. I gettoni di presenza sono di circa 400 euro a seduta e nel 2009 hanno raggiunto quota 16mila euro".
AMPLIAMENTO. "Attualmente – ha informato Cenni – le carenze infrastrutturali ed i lavori previsti sono tutti stati evidenziati dall'ENAC. Si tratta di: recinzione, segnaletica orizzontale e verticale, parti laterali della pista, realizzazione della parte della pista che serve per la manovra, spazi di sicurezza per le manovre, impianti a bordo pista, illuminazione del piazzale e del piazzale di sosta, impianto delle acque reflue, raccordo interno e altro ancora. La realizzazione di questi interventi deve essere comunicata all'ENAC e per ora sono stati completati i primi tre. Si tratta di opere di adeguamento previste dal piano di certificazione Enac, interventi marginali che riguardano l'attuale sedime dell'aeroporto, ma non prevedono ampliamenti".
IL COMUNE. “Alcuni mesi fa – ha affermato il sindaco – ho espresso la mia opinione, dichiarando che la presenza del Comune non è strategicamente rilevante, non tanto dal punto di vista politico, ma secondo le normative vigenti, perchè non essendo un servizio essenziale la legge su questo è piuttosto chiara e non ammette questo tipo di partecipazioni”.
“Tuttavia – ha aggiunto – il sindaco su questo può intervenire solo come 41esimo consigliere perchè la titolarità sulla decisione di mantenere o meno l'attuale 1,3% della compagine dell'aeroporto è di competenza di questo Consiglio Comunale, quindi non dipende da me. Ogni valutazione su questo, così come sul piano industriale, è di competenza di tutto il Consiglio, che dovrà prendere una decisione: se ritiene che si debba continuare ad investire su un aeroporto con caratteristiche di sostenibilità ambientale e che comporti un risultato nei collegamenti di secondo livello, si continuerà a stare nell'aeroporto. Se, viceversa, il Consiglio ritiene che tutto ciò non sia utile, si deve uscire, perchè altrimenti corriamo il rischio di investire in un'impresa che porta soltanto delle perdite a carico della collettività".
“Il socio privato – ha replicato Andreini – mi sembra sia già 'riscappato', è l'unico che non ha versato le quote ed ancora il piano operativo della società non è noto. Una decisione va presa e il Comune non può disinteressarsi, chiunque paghi l'aeroporto, sia nel senso della dismissione che dell'ampliamento,perchè ogni decisione avrà ripercussioni sui cittadini. Invitiamo gli organismi competenti a scoprire le carte".
Falorni ha sottolineato come "rimangano elementi di insoddisfazione per la sostanza delle cose dette: la composizione del cda ha bisogno di chiarimenti". "Prossimamente – ha aggiunto – la commissione comunale potrà discuterne con i vertici della società aeroportuale. Personalmente sono contrario all'eventuale uscita dell'ente pubblico dalla compagine societaria, perchè poi non potremmo più avere voce in capitolo sulla struttura".