Il comitato contro l'ampliamento dell'aeroporto di Ampugnano replica.. e rilancia
di Alessandra Siotto
SIENA. “Siamo favorevoli all’accordo transattivo per l’uscita di Galaxy, ma contestiamo le modalità perchè deve essere corretto e approvato dai soci pubblici”. Queste le parole dei rappresentanti del Comitato contro l’ampliamento dell’aeroporto di Ampugnano che questa mattina (1 aprile) hanno indetto una conferenza stampa per chiarire la propria posizione in merito ai recenti sviluppi nella vicenda dello scalo aeroportuale. L’incontro con i giornalisti avviene in seguito ad alcuni articoli polemici apparsi sulla stampa successivamente al 22 marzo, data in cui i soci pubblici dell’aeroporto, per primo il Comune di Siena, hanno rinviato l’approvazione del riassetto societario.
LA REPLICA. I rappresentanti del Comitato Maria Rosa Mariani e Lorenzo Innocenti hanno replicato alle critiche mosse dalla società aeroportuale: “dall’agosto 2007 ad oggi non risulta che il Comitato abbia mai fatto affermazioni abnormi, calunniose e contraddittorie; tutte le irregolarità, le violazioni di legge, le opacità dell’affaire aeroporto hanno trovato riscontri puntuali”.
I SOCI PUBBLICI.“La riacquisizione del controllo societario da parte degli enti pubblici – ha detto Mariani – è un fatto positivo e speriamo che si apra alla partecipazione, noi siamo disponibili a confrontarci con tutti, anche sull’accordo”.
L’ACCORDO TRANSATTIVO.“Non è vero che siamo contrari all’accordo transattivo e all’uscita di Galaxy- ha spiegato Innocenti – ma Galaxy se ne deve andare senza premi e accollandosi le perdite degli ultimi tre anni, come tutti gli altri soci. Se la cosa finisse sul piano giudiziario si andrebbe per le lunghe, ma serve un accordo sensato e condiviso dai soci pubblici”. Innocenti rilancia: “si è voluto forzare le cose, per far approvare l’accordo alle pubbliche amministrazioni entro il 31 marzo, sostenendo che l’ENAC avrebbe tolto l’operatività allo scalo senza la concessione ventennale”. “L’accordo che prevede lo sblocco delle quote – ha aggiunto – è del dicembre 2010 e il presidente della società aeroportuale voleva fare il riassetto societario in fretta per la scadenza del 31, ma non è vero che l’ENAC non rinnoverà la concessione temporanea: lo farà solo se mancheranno i lavori di messa in sicurezza, che l’aeroporto sta già facendo. Fino all’approvazione di un accordo giusto ed equo, si può tranquillamente andare avanti con la concessione annuale, che è stata utilizzata in tutti questi anni”.
I NUMERI. “L’accordo transattivo – ha sostenuto Mariani – presenta grosse anomalie: quanto doveva essere dato a Galaxy per l’uscita della società è troppo. Siamo perplessi perchè l’accordo fotografa la situazione, debiti compresi, al 30 settembre 2010, e visto che nel frattempo l’aeroporto ha continuato a perdere il calcolo dovrebbe essere fatto almeno al 31 dicembre. Se invece di perdite fossero stati guadagni Galaxy li avrebbe di certo voluti”. “Secondo i nostri calcoli – ha spiegato – Galaxy non partecipa alle perdite per la sua quota attuale del 56,38%, ma per il 51% e al fondo d’investimento non possono essere cancellate tutte le sue responsabilità passate”.
IL PIANO DI SVILUPPO. “Nessun ente locale, nessun socio pubblico – ha dichiarato Innocenti – conosce ad oggi il business plan, che invece c’è ed è stato presentato insieme a tutta la documentazione presso l’ENAC ad Ottobre 2010 per la richiesta di concessione ventennale”. “Secondo noi- ha aggiunto – il presidente non mostra il progetto perchè il business plan contraddice ciò che vogliono i soci pubblici. Avere in mano il progetto è fondamentale per ogni decisione futura”.
IL FUTURO. Rispondendo ad una nostra domanda sul futuro dell’aeroporto Innocenti ha affermato: “lo chieda a chi lo vuole l’aeroporto come pensano di pagarlo”. “C’è ancora del capitale da spendere – ha proseguito – per un anno o due. Se vogliono fare l’aeroporto ecocompatibile da 100mila passeggeri lo facciano, ma il problema è che non sono in grado di dire come si finanzieranno le perdite costanti e chi pagherà lo sviluppo. Sarà chi vuole l’aeroporto, come le associazioni di categoria, che lo deve finanziare”.