di Alessandra Siotto
SIENA. Mercoledì 8 settembre si è riunita una commissione consiliare del Comune di Sovicille e all'incontro ha partecipato anche Claudio Machetti, presidente di Aeroporto di Siena s.p.a.. In questa occasione, affermano alcuni consiglieri comunali – della lista civica Cittadini per Sovicille e di Rifondazione Comunista – è stato presentato da Machetti il progetto della ristrutturazione dell'aeroporto.
IL PROGETTO. Per realizzare la nuova aerostazione sarà demolita quella esistente ed il vecchio edificio, dove ora sorge un ristorante, diventerà a due piani, uno dei quali adibito ad uffici e amministrazione.
Il costo dei lavori sarà di circa 2 milioni e mezzo di euro, cifra dalla quale sono esclusi i costi per l'affitto delle tensostrutture che ospiteranno temporaneamente i locali dell'aeroporto durante i lavori.
Secondo Angela Bindi, consigliere di Rifondazione "i volumi saranno aumentati, forse di 300 metri cubi, nonostante sia necessario innalzare di poco l'edificio per ottenere i due piani".
“Durante la riunione – dichiara Maria Rosa Mariani consigliere della lista civica – non è stato presentato il business plan dell'aeroporto; il presidente ha affermato che sarà approvato la prossima settimana e reso noto in un'apposita riunione della commissione affari generali del Comune di Sovicille. Ma anche sulla strada di collegamento con l'aeroporto non è stato detto nulla”.
“Il Decreto Regionale n° 3224 del 2002 – spiega Bindi – prevede che l'aeroporto abbia una strada sufficientemente ampia per far transitare i mezzi di soccorso e quella attuale non va bene. Ci vorrà molto tempo per espropriare i terreni, allargare la strada e saranno necessari altri soldi”.
LA SOCIETA'. Durante l'incontro i consiglieri hanno fatto a Machetti alcune domande sull'assetto societario dell'aeroporto. In particolare, hanno chiesto come sia possibile avere un consiglio di amministrazione composto da soli 3 membri – il presidente Machetti, Marcello Rustici per la Camera di Commercio e Roberto Boccucci per il Monte dei Paschi -, dopo le dimissioni della consigliera del fondo Galaxy Corinne Namblard.
“Per legge – spiega Mariani – il cda può operare con almeno 4 membri e con 3 è obbligatorio lo scioglimento della società. Machetti, invece, ha affermato che la Namblard fa ancora parte del cda, che quindi la società può andare avanti con il progetto”.
LA VICENDA NAMBLARD. Poiché il Ministero non aveva approvato la procedura di privatizzazione, Galaxy non poteva far parte dell'aeroporto come socio di maggioranza. Così il fondo d'investimento lussemburghese era uscito dall'operazione ed aveva chiesto alla Namblard di “dimettersi da tutte le cariche ricoperte per nome e per conto del fondo lussemburghese” come spiega l'esponente della lista civica di Sovicille.
A luglio la consigliera aveva comunicato alla Cassa depositi e prestiti di essersi dimessa.
“Ad oggi – afferma Mariani – la Namblard si è dimessa dalla carica di consigliere delegato, poiché ricopriva il ruolo di amministratore delegato dopo le dimissioni di Raimondi, ha lasciato le altre deleghe che aveva all'interno dell'assetto societario, ma è rimasta come membro del consiglio di amministrazione, pur non possedendo neanche una azione”.
“Galaxy – prosegue Mariani – dopo aver deciso di non voler più far parte dell'aeroporto, aveva chiesto alla Namblard di andarsene e lei ora non rappresenta nessuno, se non se stessa. Un consiglio di amministrazione così composto non può deliberare, non può fare niente. Perchè i soci pubblici non sollevano la questione e tollerano che deliberi un cda dove un consigliere è presente a titolo personale?”.
“La Namblard – afferma Bindi – non partecipa all'attività della società, non è più venuta e non si sa neanche perchè non c'è. L'assetto societario è assai discutibile e in un momento di crisi economica e di tagli sarebbe il caso di fermare il progetto di ampliamento per evitare di buttare via soldi”.
Il CittadinoOnline.it darà voce a quanti avranno qualcosa da aggiungere in merito a questa vicenda.