E' avvenuto in città. La Polizia: attenzione alle conoscenze virtuali
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I fatti:
L’ha conosciuta su Facebook, ha stretto amicizia con lei, una ragazza minorenne della provincia senese, e dopo qualche settimana di contatti le ha dato un appuntamento nella nostra città, con la scusa che le avrebbe fatto dei regali, visto che da poco aveva festeggiato il compleanno. Si è lasciata così convincere, dopo un po’ di titubanza data la “natura” della loro conoscenza dal nuovo amico, che le diceva di essere facoltoso, ad incontrarsi.
Lui si è quindi messo in viaggio e con il treno è arrivato a Siena, ha preso alloggio in un hotel chiedendo una camera matrimoniale, pur essendo solo, dicendo al personale della reception che poi sarebbe stato raggiunto da un’amica.
Quando però più tardi si è presentata la ragazza, data la sua giovane età appresa dal documento, è stata respinta dal personale della reception. L’indomani, alla richiesta dell’uomo di poter pernottare un’altra notte nello stesso hotel il direttore, insospettitosi dal suo comportamento, ha risposto che era al completo e subito dopo avvertito la Polizia.
Il primo intervento è stato, quindi, quello degli agenti delle Volanti della Questura che, una volta appreso quanto accaduto, hanno chiamato i colleghi della Squadra Mobile. Subito sono scattate le indagini che, grazie all’intuizione di uno dei poliziotti intervenuti, hanno condotto gli investigatori ad un’altra struttura ricettiva, poco lontana dalla precedente, dove il giovane aveva trovato nuovo alloggio. Gli agenti si sono, quindi, appostati nelle vicinanze finché, intorno alle ore 23.20, hanno visto uscire il giovane dall’albergo, andare incontro alla ragazza e poi, insieme, salire in camera indisturbati, dato che a quell’ora non c’era più servizio di portineria.
Dopo poco hanno fatto irruzione nella stanza trovando lui in biancheria intima e la ragazza seduta sul letto, vestita. Dagli accertamenti svolti nell’immediatezza è emerso che i due si sono visti nel pomeriggio precedente, alla luce del sole, e, in quella occasione, lui le ha regalato un telefono cellulare di ultima generazione e le ha dato 50 euro.
L’indomani, si sono nuovamente incontrati di giorno per, poi, darsi appuntamento la sera, quando lei approfittando dell’assenza dei genitori, si è recata da lui.
In occasione del nuovo appuntamento lui le avrebbe, infatti, regalato una sigaretta elettronica per convincerla a smettere di fumare, in cambio di attenzioni intime. L’oggetto è stato, infatti, trovato sul comodino della camera d’albergo e successivamente sequestrato, insieme agli altri regali.
Quanto accaduto evidenzia ancora una volta il possibile uso criminale della rete, rendendo pertanto attuali tutte le esortazioni per un suo utilizzo consapevole per tutti ma, in caso di minori, ancora di più, specialmente da parte dei genitori.