Proveniente dal cinema, dove collaborò con registi come Rossellini e Comencini, ha esordito in tv nel 1957 con La Cortina di Vetro, inchiesta sulla burocrazia italiana in cui fu usata per la prima volta la tecnica della telecamera nascosta. Specializzato in programmi d'informazione come “Orizzonti della scienza e della tecnica” e “Habitat”, negli ultimi anni aveva curato diverse mostre, in Italia e all'estero.
A Siena, Giulio Macchi lascia una testimonianza viva del suo operato con la mostra attualmente in corso al Complesso Museale Santa Maria della Scala “Arte, Genio, Follia. Il giorno e la notte dell’artista”, di cui ha curato la prima sezione dedicata a “La scena della follia”. Gli organizzatori e tutti coloro che in questa occasione hanno potuto lavorare con lui lo ricordano come un grande professionista e come una persona di straordinaria umanità.