di Ezio Sabatini
SIENA. Il carro funebre nei pressi dell'Acqua Borra, le scavatrici ferme ed un notevole movimento intorno alla pozza (il comandante provinciale dei Carabinieri, il sindaco di Castelnuovo ed altre persone si trovano dalle 16,30 nei pressi dello scavo), fanno ritenere – anche se non vi sono conferme ufficiali – che sia stato localizzato e sia in via di recupero il corpo di Francesco Dragone, annegato nella notte del 4 maggio. Le prime avvisaglie si erano avute stamane, quando era stata ritrovata una ciocca di capelli, che Francesco portava piuttosto lunghi.
Sul luogo – mentre si è in attesa del questore o del vicequestore – è arrivato anche il comandante dei vigili del fuoco, Piero Foderà, che ha parlato con la stampa ed ha fatto sapere che il corpo di Francesco (di cui si scorgono un braccio e la testa), si trova a circa dieci metri di profondità a poca distanza dal punto in cui era stato avvistato il primo giorno. "Il lavoro difficile e delicato viene ora – ha affermato l'ingegnere – perché c'è un blocco di argilla che impedisce di spostare il cadavere: è un lavoro che non è possibile effettuare con l'escavatore ed andrà fatto manualmente. Prima, però, è necessario provvedere a dei lavori di consolidamento, dato che in questi giorni vi sono già stati due crolli. Una difficoltà ulteriore è quella di tenere basso il livello dell'acqua che continua a fluire".