Alle domande presentate dal consigliere Staderini ha risposto il sindaco Valentini
SIENA. La gestione degli accessi ai bottini comunali è stata oggetto di dibattito consiliare, nella seduta di martedì scorso, 28 luglio, con l’interrogazione presentata da Pietro Staderini (Moderati di Centrodestra). Il consigliere ha richiamato la collaborazione tra l’amministrazione comunale, cui è affidata la manutenzione della rete degli acquedotti e delle fonti medievali, e l’associazione “La Diana”, che da anni cura le attività per la conoscenza, la valorizzazione e la salvaguardia delle acque e del sottosuolo senese.
Staderini ha affermato che “il Servizio comunale Manutenzioni riesce in maniera marginale a far fronte a tutti gli interventi che la rete richiede” e ha accolto “con favore la volontà di utilizzare l’organico dell’ente per potenziarne l’operato, così come definito dalla delibera di Giunta n° 41 del 12 febbraio scorso”. “Le visite ai bottini – ha proseguito il consigliere – richiedono la presenza di tecnici e operatori dotati di formazione specifica e i volontari de “La Diana” hanno manifestato un’ulteriore volontà di valorizzare tale patrimonio, svolgendo anche attività di monitoraggio dello stato ambientale dei cunicoli”.
Il consigliere ha focalizzato l’attenzione anche sulle nuove tariffe per l’ingresso ai bottini, presentando una panoramica sul costo dei biglietti di alcuni istituti museali di respiro nazionale e internazionale: “Improponibile e fuori mercato l’aumento degli importi che ha portato a 35 euro l’accesso per il tratto Fontegaia-Fontegiusta e per quello di Fontenuova, a 10 euro per il Museo dell’Acqua e a 25 euro il combinato di questo con il relativo bottino: una scelta che appare dicotomica rispetto all’obiettivo di incrementare le visite e la conoscenza di tutto il patrimonio idrico del sottosuolo senese”. Staderini ha quindi chiesto all’amministrazione “se intenda rivedere al ribasso gli aumenti tariffari in vigore dal 1° luglio scorso; quale sia l’attuale previsione di richieste di visite e quali gli strumenti che possano favorire ulteriormente la conoscenza dei bottini e del Museo dell’Acqua”.
E’ stato il sindaco Bruno Valentini, in considerazione dell’assenza dell’assessore al Patrimonio Paolo Mazzini per altri impegni istituzionali, a fornire risposte puntuali sui vari aspetti richiamati dall’interrogazione, a partire dal piano tariffario: “Con la delibera in oggetto abbiamo ridefinito gli importi delle visite, che non erano mai stati adeguati dagli anni ’90, sulla base di parametri che tengono conto della lunghezza del tratto da visitare, del tempo impegnato e del personale coinvolto”.
Il sindaco ha però rettificato gli importi descritti da Staderini: “Insieme al Museo dell’Acqua si possono vedere anche la Fonte di Pescaia e il piccolo ramo di bottino a essa collegato, al costo di 10 euro, maggiorato di soli 0,54 euro rispetto alle tariffe precedenti; il raffronto sull’abbinamento Museo e tratto di bottino, invece, non ha alcuna ragione di esistere, in quanto tipologia di visita congiunta che prima non era contemplata. Inoltre, sono state introdotte delle fasce di totale gratuità, soprattutto per studenti”.
“Quanto alle varie tipologie di visita – ha proseguito Valentini – appare più opportuno incentivare il Museo dell’Acqua e il suo abbinamento con il tratto più corto del bottino Fonte Gaia-Biblioteca, lasciando agli appassionati la fruizione dei percorsi più complessi e impegnativi, come quelli di Fontegaia-Fontegiusta e Fontenuova, i quali richiedono due accompagnatori anche ai fini della sicurezza”. “Resta comunque il fatto – ha aggiunto il sindaco – che nessuno di questi luoghi può essere comparato a un museo, in quanto le loro caratteristiche sono estremamente diverse”.
Valentini ha informato che “allo stato attuale non sono in diminuzione le prenotazioni per il periodo luglio/ottobre” e ha ribadito come sia interesse dell’amministrazione “incentivare gli ingressi al Museo dell’Acqua piuttosto che quelle ai Bottini. La scelta di favorire il tratto breve tra Fontegaia e la Biblioteca degli Intronati è legata alla possibilità di effettuare un monitoraggio su questi luoghi, con la collaborazione dell’Università degli Studi, tramite rilevazioni di dati sulle condizioni climatiche e l’equilibrio ambientale degli stessi”.
Staderini ha riconosciuto e apprezzato la chiarezza dell’illustrazione offerta dal sindaco sulle motivazioni che hanno determinato i ritocchi tariffari, “che però non condivido – ha poi puntualizzato il consigliere – e che mi fanno ritenere comunque insoddisfatto, anche perché tali incrementi non favoriscono gli accessi dei visitatori, anche occasionali, e danneggiano la divulgazione e la conoscenza del patrimonio dei nostri bottini”. “Piuttosto vorrei vedere – ha concluso Staderini – il piano dei costi e il numero degli interventi manutentivi e di pulizia effettuati dall’amministrazione comunale negli ultimi anni e, per il prossimo futuro, auspico che vi sia un sempre maggiore dialogo con i volontari, gli esperti e gli appassionati prima di adottare certe scelte”.