Una visita informale del respiro europeo
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SIENA. Per due giorni un lungo ponte ha unito Siena ed il Lussemburgo sulle ali del Pse, il Partito Socialista Europeo, che ha messo in contatto alcuni iscritti alla “Fédération des secrétaires communaux de la Province de Luxembourg” con Leonardo Tafani, il capogruppo dei Riformisti in Consiglio Comunale ed ancora candidato alle prossime elezioni. La “fédération” è la corrispondante dell’agenzia dei segretari comunali in Italia, anche se non ne gestisce l’albo. Il loro ruolo è abbastanza ampio e lo spirito principale è quello di mettere in contatto le tante realtà comunali europee, scambiare esperienze, oltre a dare protezione e assistenza sindacale ai loro membri. Il loro grande riferimento culturale, come detto, è il Pse, che ha segnalato i Riformisti come naturale riferimento nel territorio senese.
“Pur trattandosi di un evento informale e semplice, è stata una grande soddisfazione ricevere la telefonata che annunciava l’arrivo degli amici valloni dai nostri compagni del Pse – esordisce Leonardo Tafani – e allo stesso tempo un orgoglio per tutto il partito dei Riformisti che ha avuto questa importantissima legittimazione, specie nel momento elettorale che stiamo vivendo, in cui tutti fanno a gara per occupare uno spazio politico che storicamente e culturalmente appartiene solo al Partito Socialista, quindi a Siena ai Riformisti”. Nella foto ricordo in Piazza del Campo hanno partecipato anche altri candidati dei Riformisti al comune di Siena, come Giorgio Del Ciondolo, Anna Carli che non hanno mancato di salutare i compagni socialisti del Lussemburgo. Viva la soddisfazione anche di Jean-Paul Lecarte, il capo delegazione, secrétaire communal de Marche-en-Famenne, il comune della Vallonia da quale proviene: “Con i Riformisti di Siena e con Leonardo è stata immediata l’intesa. Ringraziamo tutta la città per la splendida accoglienza che abbiamo avuto, anche se si trattava di una visita informale, ed in particolare i nostri amici che il Pse ci hanno segnalato i socialisti di Siena come una realtà viva e radicata sul territorio sulla quale potevamo fare affidamento”.
