Alex Borsci si aggira in città indovinando pensieri, ma l'illusionismo non è la sua unica passione
di Max Brod
SIENA. Si aggira per il Corso indovinando la canzone che stai pensando appoggiandoti solo la mano sull’orecchio, svela il codice pin della tua carta di credito guardandoti negli occhi oppure cambia a distanza le lancette di un orologio (guarda il video). Si chiama Alex Borsci ed è un “mentalista”, attualmente unico esponente della categoria attivo tra le mura della città. Stupisce con la street magic ricordano il più famoso Dynamo – che spopola in America con i suoi numeri sensazionali – ma da lui prende bene le distanze. Personalità eclettica, mentalista ma anche appassionato di leggi dello stato e, infine, consigliere comunale “a distanza” della sua città: Monteparano (in quota PD). In uno dei suoi numeri chiede ad una ragazza seduta in Piazza del Campo di pensare ad un nome, per poi indovinarlo semplicemente toccandole la spalla (guarda il video). Come fa? Borsci con molta franchezza svela e nasconde, come i suoi più bravi colleghi, e alla fine viene voglia di chiedergli se con un trucco può far riapparire i soldi del Monte spariti negli ultimi anni, per quello però, risponde: ci vorrebbe qualcuno di molto (forse troppo) bravo.
Alex, intanto un po’ di anagrafe, questo è il tuo vero nome?
All’anagrafe sono Alexandro, nato a Grottaglie in provincia di Taranto. Ma ho sempre vissuto a Monteparano, piccolo comune sempre in provincia di Taranto.
Da quanto sei a Siena?
Sono arrivato qui a settembre, per motivi di studio.
Come è iniziata la tua passione?
Ho iniziato da piccolissimo, con una di quelle scatole che si trovavano al supermercato, in cui ci sono diversi trucchi che studi a casa. Il mio primo pubblico è stata la famiglia. Tuttavia nella magia tradizionale non trovavo soddisfazione, il fatto di dover sempre nascondere il trucco risultava abbastanza noioso; a 11 anni quindi, ho scoperto il mentalismo, un parente dell’illusionismo, ma di un mondo completamente diverso.
Il metalismo ha radici antiche?
Sì, uno dei primi documenti risale all’Antico Egitto, quando “il figlio del faraone riusciva a indovinare una parola all’interno di un papiro scelto dal padre”. Alla fine dell’800 invece assume un connotato diverso, nel quale gli illusionisti che fanno mentalismo diventano degli “scettici di professione”, a causa del dilagare dei medium che dicono di riuscire a parlare con i morti (e che i mentalisti considerano degli impostori). Negli anni ’90 invece il mentalista assorbe dalla società gli aspetti più psicologici: linguaggio del corpo, messaggi subliminali, e tutta una serie di tecniche che tuttora utilizziamo.
Tu pensi di avere capacità soprannaturali?
Assolutamente no, è una delle cose che specifico ogni volta. Il mio è un insieme di illusionismo, psicologia, comunicazione, misdirection (la capacità di distrarre l’attenzione), senza alcun “potere”.
Quindi usi dei “trucchi”, delle “tecniche”, anche se non fisicamente ingombranti?
Sì, anche se il trucco fisico non c’è uso un insieme di tecniche che ti danno l’impressione che io riesca a leggere quello che stai pensando, a predire quello che sceglierai e così via.
Nell’esperimento della “mano aliena“, muovi a distanza la mano di una persona, è difficile in quel caso pensare che non ci sia un trucco fisico…
Lo so, ma la nostra mente è di sicuro molto più suggestionabile di quanto si pensi. E a differenza di quanto si può credere, non ipnotizzo le persone, le faccio solo rilassare in modo che colgano gli stimoli esterni nella maniera più assoluta.
Dove ti esibisci a Siena?
Appena arrivato qui sono riuscito a farmi strada nei locali, uno dei quali è lo Stregatto, dove ogni settimana c’è la mia presenza fissa e dove allieto gli spettatori che sono a cena, ingannando la loro attesa. Ma faccio anche spettacoli privati.
Tu hai un’altra grande passione: la politica. Illusionismo e politica però, sono – o dovrebbero essere – in conflitto d’interessi, come li fai conciliare?
Riuscire a tenere le due cose separate è difficile, ma quando ho avuto impegni importanti dal punto di vista politico ho lasciato il mentalismo, per ridurlo a semplice studio personale.
Fra le due quindi ora sta vincendo il mentalismo?
Sì, e probabilmente i più felici sono i miei genitori, che da sempre hanno preferito il mentalismo alla politica. Anche se l’impegno politico continua, seppur a distanza, nella carica di consigliere comunale della mia città.
I tuoi preferiscono il mentalismo perché lo vedono più produttivo dal punto vista economico?
Anche, ma entrambe le passioni in realtà sono molto redditizie dal punto di vista umano.
Nei tuoi esperimenti trovi menti più malleabili di altre?
Sì, diciamo che di base gli uomini la prendono come una sfida, mentre le donne sono più disponibili a farsi incuriosire. A volte trovo spettatori che cercano di non lasciarsi scappare quello che stanno pensando. Lì sta alla mia bravura riuscire a prenderli in contropiede.
Quando sbagli un esperimento non ti fermi, ma continui il tuo show, è un po’ il tuo modo di affrontare i problemi anche fuori dagli spettacoli?
La mia personalità è abbastanza forte quindi anche nell’affrontare i problemi tendo a non abbassare la testa. Cerco di evitare di rimandarli.
Cosa ne pensi di uno dei più famosi illusionisti del momento, Dynamo?
Ho visto una puntata sola del suo show e poi ho smesso. Il male del mentalismo sono quelle persone che utilizzano la televisione in modo improprio. Spingerei chiunque ad incontrare Dynamo per strada a Londra e a chiedergli di camminare sull’acqua, risponderebbe di no.
Su youtube ci sono molti video di illusionisti, ma anche svariati tutorial che ne svelano i trucchi, c’è antagonismo tra chi fa e chi svela?
La mente umana è per natura curiosa. Credo che “svelare i trucchi” sia uno stimolo per gli illusionisti per cercare sempre qualcosa di diverso. Una volta svelato come Copperfield fa sparire la Statua della Libertà, lui e il suo team hanno dovuto mettersi a studiare per fare cose nuove.
Esistono secondo te persone con capacità soprannaturali?
No, sono assolutamente scettico, e alcune volte ho anche dubbi sulla mia fede cristiano-cattolica. L’illusionista americano James Randi ha messo in palio dagli anni ’60 un milione di dollari per chiunque dimostri di avere poteri paranormali, ecco, quel milione è sempre lì.
Da grande cosa vuoi fare?
Non ne ho idea, ora studio giurisprudenza, ma non per fare l’avvocato, bensì perché le leggi dello stato sono un’altra mia grande passione.
Che ne pensi di questa città?
Siena mi affascina in quanto luogo diverso e nuovo, avendo io un background principalmente mediterraneo. Detto questo, qui ho davvero notato una passione per la scoperta e la cultura che mi ha colpito. Una città accogliente: adesso la maggior parte dei miei amici sono senesi.
Ultima domanda, o meglio burla: non è che per caso, con un trucco, sei in grado di far tornare qui i soldi del Monte dei Paschi?
Bisognerebbe chiedere a qualche illusionista! Qualcuno di molto bravo, però.