I Carabinieri l'hanno scoperto al lunapark
Secondo quanto accertato e ricostruito dai Carabinieri i 5 (4 di nazionalità italiana ed un rumeno), residenti a Prato, Firenze e Massa, attraverso l’applicazione di alcuni speciali magneti posizionati ad arte sui contatori Enel concessi in uso temporaneo al luna park, facevano in modo di creare una sorta di attrito magnetico all’interno del contatore stesso che non riusciva a conteggiare correttamente il flusso di corrente utilizzato dai giostrai. Così rallentato forniva al gestore un dato sensibilmente inferiore. Gli accertamenti successivi hanno permesso di verificare che l’operazione consente di abbassare il conteggio anche del 70% in meno di quanto realmente consumato, con un notevole risparmio per gli utilizzatori ed una conseguente grossa perdita dell’ente gestore. L’indagine, condotta da personale in abiti borghesi, ha permesso di ricostruire con esattezza la dinamica degli eventi, i movimenti dei 5 denunciati e l’assiduità di applicazione dell’espediente.
La lunga permanenza del luna park ha favorito la certezza degli accertamenti e un costante colloquio con l’ente gestore Enel ha permesso di accertare una certa anomalia di flusso di energia elettrica non compatibile con la presenza in loco di un gran quantitativo di attrazioni in azione per numerose ore di funzionamento delle giostre.
La ricostruzione dell’ammontare del danno richiederà alcuni giorni di lavoro da parte dell’Enel che potrà rivalersi sui 5 denunciati.