Sulla testa di un polacco pendeva un mandato d'arresto internazionale
Lo straniero è risultato ricercato. Benché in Italia abbia pochi e piccoli precedenti, infatti, il polacco vanta in Patria trascorsi criminali di ben altro spessore e gli uomini della Squadra Mobile, contattati i colleghi dell’Interpol di Roma, hanno accertato che l’uomo era inseguito da un mandato di arresto europeo spiccato dall’Autorità Giudiziaria polacca, poiché condannato in Polonia, appunto, a scontare un anno di reclusione per truffa, avendo emesso assegni a vuoto. Così, gli uomini della Squadra Mobile di Siena hanno fatto scattare le manette ai polsi del cameriere polacco, arrestato ai fini di estradizione verso la Polonia e condotto al carcere senese “Santo Spirito”, dove rimane a disposizione del presidente della Corte d’Appello di Firenze, che in casi del genere è competente a decidere della sorte dell’arrestato in attesa che il Paese estero che ha fatto richiesta di arresto attivi le procedure per l’estradizione.