SIENA. Sono stati scarcerati oggi, dopo la convalida dell’arresto decisa dal giudice, i quattro tifosi della Roma che domenica scorsa dopo la partita della loro squadra contro il Siena erano stati fermati dalla polizia per impedire che venissero a contatto con tifosi senesi nel centro storico della città. In quella occasione un poliziotto aveva rischiato di essere travolto dall’auto dei tifosi romanisti che se ne stavano andando precipitosamente. L’agente è stato, giudicato guaribile in 10 giorni. Il conducente dell’autovettura è stato arrestato per tentato omicidio e i 3 passeggeri per resistenza a Pubblico Ufficiale.
Per due dei quattro tifosi (di età tra i 25 e i 36 anni) il giudice ha disposto l’obbligo di firma, in occasione delle partite della Roma, nel commissariato più vicino alla loro abitazione. Il PM Francesca Firrao aveva invece chiesto per i due tifosi gli arresti domiciliari. Il processo per stabilire le responsabilità dei quattro tifosi è stato fissato per il prossimo 15 dicembre, perché gli avvocati difensori hanno chiesto i termini a difesa.
Nelle riunioni con il Questore, Massimo Bontempi, i funzionari dei servizi di ordine pubblico, i rappresentanti delle altre Forze dell’Ordine, gli steward e l'AC Siena, sono emersi alcuni nuovi episodi, verificatisi prima, durante e dopo la gara. In particolare, dopo aver visionato le immagini registrate dal sistema di video sorveglianza interno allo stadio, gli investigatori della Digos hanno individuato 2 tifosi romanisti responsabili dell’accensione di altrettanti fumogeni nella curva ospiti; gli stessi verranno sottoposti a DASPO.
Tre ultras della Roma sono stati denunciati per violenza e minaccia a Pubblico Ufficiale in quanto, poco prima dell’inizio della partita, durante la fase di prefiltraggio, hanno colpito con calci gli agenti del Reparto Mobile che stavano cercando di riportare la calma per consentire agli steward di proseguire nelle attività di controllo. Il Siena ha fatto sapere che all’interno del settore riservato ai romanisti sono stati danneggiati 18 seggiolini e ne sono stati divelti tre.
Per il danneggiamento del treno diretto a Chiusi da parte dei tifosi romanisti, dalla visione delle immagini del sistema di videosorveglianza interno al treno, è emerso che sono stati due gli autori dei fatti, già denunciati.
Gli investigatori del Commissariato di Chiusi-Chianciano, diretti dal vicequestore aggiunto Antonello Calderini, hanno accertato che uno di loro ha infranto una delle telecamere e provocato alcune ammaccature evidenti sulla carrozza con il martello rosso, che viene comunemente utilizzato sui treni per la rottura del vetri nei casi di emrgenza; un altro, dopo essersi scagliato contro la telecamera, ha distrutto il vetro divisorio del vagone e gettato un oggetto dal finestrino, alzando le braccia, dopo il gesto, in segno di esaltazione. Un terzo, pur non avendo partecipato agli atti di teppismo, era già stato visto dagli operatori della Polizia Ferroviaria mentre scagliava a terra alcune bottiglie di vetro ed è stato sorpreso, dalla visione dei filmati, con una bottiglia in mano. Tutti e 3 verranno sottoposti a DASPO.