Scopriamo tutti i benefici di questa iconica bevanda alcolica e le sue potenziali controindicazioni.
ROMA. “Bacco, tabacco e Venere riducono l’uomo in cenere” recita un famoso proverbio popolare. In realtà, almeno per quanto riguarda il vino, questa affermazione andrebbe rivista e corretta. Da un lato c’è chi ne sconsiglia il consumo a causa dei suoi effetti dannosi sull’organismo e sulla linea, mentre dall’altro c’è chi esorta a berlo con moderazione, rimarcando le proprietà benefiche che alcune sostanze contenute nella bevanda hanno sul nostro corpo.
La sua cattiva reputazione è probabilmente dovuta all’elevata presenza di zucchero e alcol che, essendo ricchi di “calorie vuote”, forniscono una buona quantità di energia di pronto impiego a fronte, però, di un bassissimo valore nutritivo. Tuttavia, non è comunque da sottovalutare l’apporto di micronutrienti, come il resveratrolo, le vitamine e i sali minerali, che giovano alla nostra salute e al nostro benessere.
Vediamo, dunque, quali sono i benefici che il vino rosso è in grado di apportare al nostro organismo e quali sono, invece, le controindicazioni legate a un suo consumo smodato ed eccessivo.
Bere vino rosso: perché fa bene?
Come dicevamo, bere vino rosso con moderazione fa bene alla salute e anche all’umore. A dispetto di quanto si possa pensare, i suoi effetti benefici sull’organismo e sul nostro stato d’animo non dipendono dall’alcol, bensì dall’elevato contenuto di resveratrolo, una sostanza naturale appartenente alla famiglia delle fitoalessine dalle spiccate proprietà antiossidanti e antinfiammatorie.
Per comprendere il suo meccanismo d’azione dobbiamo partire da un particolare effetto (il cosiddetto “paradosso francese”) emerso durante uno studio scientifico condotto nel 1991 dal ricercatore Serge Renaud dell’Università di Bordeaux. Dai risultati della ricerca si scoprì che i francesi, pur consumando abitualmente elevate quantità di formaggio, burro e grassi, erano la popolazione europea con minor incidenza di malattie cardiovascolari grazie proprio all’assunzione del vino rosso.
I composti antiossidanti di cui è ricco contribuiscono, infatti, a riequilibrare i processi infiammatori dell’organismo, riducendo il rischio di indurimento arterioso e garantendo, al contempo, un’ossigenazione ottimale del cervello che aiuterebbe a prevenire l’Alzheimer e la demenza senile.
Inoltre, i flavonoidi contenuti nella bevanda si rivelano utili nel contrastare gli effetti negativi causati dai raggi UV e dallo skin aging, proteggendo la pelle dall’invecchiamento precoce. Un altro grande beneficio del vino rosso è l’apporto di una dose extra di energia che aiuta a ridurre la sensazione di stanchezza e fatica.
Ciononostante medici ed esperti invitano comunque a non farsi prendere da inutili e pericolosi entusiasmi, dal momento che le proprietà benefiche ascrivibili al vino rosso dipendono da diversi fattori, primo tra tutti il quantitativo assunto giornalmente, che deve essere sempre moderato (2-3 bicchieri al giorno per gli uomini e 1-2 bicchieri per le donne).
Vino e dieta: come comportarsi?
Bere vino con moderazione è una regola che vale anche e soprattutto per chi segue una dieta ipocalorica mirata al dimagrimento. Ogni grammo di alcol apporta infatti ben sette calorie che, sommandosi a quelle degli altri alimenti, vengono immagazzinate sotto forma di riserve di grasso, determinando un aumento di peso oltre la norma.
Per questo motivo, chi vuole dimagrire o è in sovrappeso dovrebbe consumare la bevanda con moderazione e prediligere il vino rosso, che rispetto al bianco e alla birra contiene un maggior quantitativo di polifenoli, antiossidanti naturali in grado di regolare il metabolismo lipidico, svolgendo un ruolo significativo nelle strategie di prevenzione e trattamento dell’obesità.
A fare la differenza, però, non è solo il quantitativo di vino assunto quotidianamente ma anche come lo si beve: per permettere al corpo di metabolizzare quantità minime di alcol etilico si raccomanda di sorseggiarlo con calma piuttosto che tracannarlo avidamente tutto d’un fiato, oltre a berlo sempre a stomaco pieno per fare in modo che l’etanolo venga assorbito più lentamente ed entri nel circolo sanguigno in quantità minori.
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Rischi e controindicazioni
Trattandosi di un alcolico, il vino rosso non può essere considerato una vera e propria bevanda salutare. Un consumo eccessivo, oltre a comportare un significativo aumento delle calorie assunte, può determinare una serie di controindicazioni a carico del fegato, del sistema nervoso e del pancreas.
Tra gli effetti indesiderati della bevanda si segnala anche la possibile insorgenza di gastriti, acidità di stomaco, disordini intestinali e reflusso gastroesofageo, senza contare l’azione psicotropa l’alcol etilico che potrebbe alterare la normale funzionalità del cervello.
Inoltre, ricordiamo che ci sono circostanze in cui il consumo della bevanda viene fortemente sconsigliato, ossia durante la gravidanza e l’allattamento, e in presenza di patologie epatiche, pancreatiche e gastrointestinali. Infine, dal momento che il vino può interferire con alcuni farmaci, è sempre buona norma chiedere un consiglio al proprio medico per evitare l’insorgenza di gravi reazioni avverse qualora si stia seguendo una specifica terapia farmacologica.
