Il tema è al centro di un congresso internazionale di endocrinologia che si terrà al centro didattico Le Scotte nei giorni 8 e 9 giugno
SIENA. La gestione e il trattamento dei tumori tiroidei alla luce dell’uscita di nuove terapie molecolari in grado di prolungare la sopravvivenza dei malati con una buona qualità di vita. Sarà questo il tema centrale del congresso internazionale “Recent advances and open issues in thyroid cancer management”, in programma a Siena, al Centro didattico dell’Azienda Ospedaliera Universitaria Senese, l’8 e il 9 giugno. Al centro della due giorni il tumore alla tiroide, una patologia che negli ultimi 20 anni ha registrato il maggior incremento di casi rispetto agli altri tumori solidi. “Ogni anno oltre 15mila italiani, nella maggioranza dei casi donne, si ammalano di tumore della tiroide, una forma di cancro ‘buona’ dalla quale guarisce completamente circa il 90% dei pazienti”, spiega il professor Furio Pacini, direttore dell’UOC di Endocrinologia del policlinico senese e presidente del congresso, ricordando come quelli alla tiroide siano “tumori scarsamente aggressivi e facilmente curabili: solo in una piccola percentuale di pazienti le neoplasie tiroidee si presentano in forma avanzata e aggressiva (in Italia, circa 200 sugli oltre 15mila pazienti a cui viene diagnosticata questa patologia ogni anno)”. “Negli ultimi anni – prosegue Pacini -, gli sviluppi degli strumenti diagnostici e i progressi della biologia molecolare hanno rivoluzionato la diagnostica e la terapia dei noduli e dei tumori della tiroide. Il convegno mira pertanto a divulgare i progressi nella diagnosi e terapia di queste patologie, grazie alla partecipazione di esperti provenienti da diversi centri europei. In particolare – conclude il professor Pacini – saranno oggetto di discussione la gestione della patologia nodulare tiroidea e del carcinoma tiroideo alla luce delle più recenti raccomandazioni delle linee guida internazionali”.