SIENA. L'8 e il 9 ottobre si terrà la terza edizione di Ulcerdays, organizzata dall’Associazione Italiana Ulcere Cutanee, alla quale aderirà anche l’U.O.C. Chirurgia Vascolare e Endovascolare del policlinico Santa Maria alle Scotte, diretta da Carlo Setacci. Presso l’ambulatorio 101, 3 piano del I lotto, dalle 14.30 alle 19 di venerdì 8, e sabato 9 dalle 8.30 alle 13.30, gli specialisti saranno a disposizione per materiale informativo, consulenze e visite gratuite.
“Questo tipo di ferite – afferma il professor Setacci – sono estremamente difficili da guarire e richiedono terapie mediche specifiche. L’Ulcerdays è un appuntamento annuale che ci permette di fare informazione e lavorare sulla prevenzione”.
Nella pratica clinica le ulcere sono di frequente riscontro, si stima infatti che siano circa 2 milioni gli italiani che soffrono di queste patologie, spesso in maniera invalidante e che l’1-3% della popolazione soffrirà di una o più lesioni nel corso della vita.
“Per ulcera cutanea – spiega Domenico Benevento, referente dell’iniziativa senese, con la collaborazione di Claudio Baldi – intendiamo una lesione derivante dalla perdita di sostanza cutanea in assenza della normale tendenza della ferita alla guarigione spontanea. La patologia è legata a un’alterata funzione delle strutture vascolari venose, arteriose o linfatiche, o anche a danni ischemici causati da una prolungata pressione locale”. Saranno più di cento le strutture sanitarie nazionali coinvolte nell’iniziativa, segno di una crescente attenzione al problema.
“Le ulcere cutanee – conclude Benevento – costituiscono una malattia ad elevato impatto sociale, in forte aumento, ma ancora sottostimata”.
“Questo tipo di ferite – afferma il professor Setacci – sono estremamente difficili da guarire e richiedono terapie mediche specifiche. L’Ulcerdays è un appuntamento annuale che ci permette di fare informazione e lavorare sulla prevenzione”.
Nella pratica clinica le ulcere sono di frequente riscontro, si stima infatti che siano circa 2 milioni gli italiani che soffrono di queste patologie, spesso in maniera invalidante e che l’1-3% della popolazione soffrirà di una o più lesioni nel corso della vita.
“Per ulcera cutanea – spiega Domenico Benevento, referente dell’iniziativa senese, con la collaborazione di Claudio Baldi – intendiamo una lesione derivante dalla perdita di sostanza cutanea in assenza della normale tendenza della ferita alla guarigione spontanea. La patologia è legata a un’alterata funzione delle strutture vascolari venose, arteriose o linfatiche, o anche a danni ischemici causati da una prolungata pressione locale”. Saranno più di cento le strutture sanitarie nazionali coinvolte nell’iniziativa, segno di una crescente attenzione al problema.
“Le ulcere cutanee – conclude Benevento – costituiscono una malattia ad elevato impatto sociale, in forte aumento, ma ancora sottostimata”.