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ROMA. La rete 5G che dovrebbe rivoluzionare navigazione su Internet e trasmissione di dati in tempo reale continua a far parlare di sé in modo tutt’altro che positivo. Attualmente funzionante in alcune città della penisola come Roma, Milano, Torino, Genova e Cagliari, si sta pian piano espandendo anche nei comuni minori del territorio e non senza difficoltà.
Recentemente si stanno verificando dei veri e propri attacchi alle antenne 5G, come è accaduto a Maddaloni, in cui è stato dato fuoco all’infrastruttura installata con della benzina. In altri casi i sindaci di alcuni comuni si sono rifiutati di consentire l’installazione. Tutto questo dimostra la paura delle persone legata a questa tecnologia. Il governo si trova costretto a contare le carte in tavola e definire al più presto delle norme trasparenti che facciano chiarezza sulla questione 5G.
Quali sono i dubbi sul 5G?
La paura che dilaga relativamente alla diffusione della tecnologia 5G è legata alla poca chiarezza sui pericoli a essa associati. Tra le tante accuse portate avanti su questa tecnologia troviamo:
– Aumento dei casi di tumore. Dato che la connessione 5G utilizza delle onde che agiscono nello spettro delle microonde, molti affermano che possa causare delle forme di tumore al cervello nelle persone. Gli studi in questo senso, tuttavia, non hanno dimostrato nessun legame tra aumento dei casi di tumore e utilizzo delle onde 5G. Da sottolineare che la maggior parte degli studi sono stati effettuati sui ratti, motivo per cui molti mettono in discussione la validità degli stessi su soggetti umani.
– Riduzione delle difese immunitarie. In alcuni casi la tecnologia 5G è stata accusata di abbassare le difese immunitarie delle persone che vivono nelle zone circostanti alle antenne. In realtà, non è presente nessuna evidenza scientifica che dimostri una correlazione tra sistema immunitario e onde magnetiche adottate dal 5G.
– Uccisione della fauna circostante. Durante diverse proteste pubbliche molti hanno mostrato foto di volatili e uccelli morti nei pressi in cui sono state installate le antenne. Le società e le autorità non si sono pronunciate in modo chiaro in questo senso. Nello specifico, la morte è stata attribuita a dei fenomeni naturali, tuttavia, questi non sono ancora stati identificati. Rispetto ai dati in possesso attualmente si può comunque escludere che la causa della morte sia il 5G.
– Incremento della temperatura. Il 5G è stato accusato anche di provocare un innalzamento della temperatura del corpo nei soggetti che si trovano pressi delle zone in cui vengono installate le antenne. Questo fenomeno è stato verificato ed è reale, tuttavia, si tratta di un effetto momentaneo che non causa dei danni di salute a lungo termine sul corpo.
Secondo le informazioni attuali, quindi, pare che la psicosi da 5G sia infondata. Non sono presenti delle prove concrete che la nuova tecnologia possa causare dei pericoli sulla salute. A prescindere da ciò, il governo si sta impegnando a monitorare il più possibile l’installazione delle antenne, creando una mappa dettagliata e completa che permetta ai cittadini di conoscere la posizione esatta delle stesse.