SIENA. Si chiama “Siena Cardioprotetta” ed è il progetto che darà nuovo impulso alla rete di defibrillatori presente nel territorio comunale di Siena per una capillare diffusione della cardioprotezione. Attraverso il protocollo d’intesa firmato da Comune, Università, Università per gli Stranieri, Azienda Usl Toscana Sud Est, Ordine dei Medici Chirurghi ed Odontoiatri della Provincia, Associazione di Pubblica Assistenza, Arciconfraternita di Misericordia, Asp “Città di Siena”, Lilt, si potrà porre in corretta manutenzione, attraverso adeguata programmazione, la rete di defibrillatori semiautomatici esistenti all’esterno dei fabbricati e quindi accessibile ventiquattro ore su ventiquattro, controllata da sistemi di videosorveglianza.
La rete. La rete attuale di defibrillatori è costituita da diciotto apparecchi Dae, dislocati sul territorio comunale di Siena, il cui utilizzo è legato a una corretta e costante manutenzione, in modo da poter garantire adeguata protezione alla popolazione, coadiuvata da una corretta formazione per lo stesso utilizzo. Il protocollo ha per oggetto proprio il coordinamento delle attività e le modalità di manutenzione dei defibrillatori semiautomatici, con la parallela effettuazione di una campagna di informazione rivolta alla popolazione attraverso: attività di sensibilizzazione e di informazione sul tema; attività necessarie per curare nel tempo la manutenzione programmata della rete di defibrillatori esistente; attività necessarie implementare ove necessario la rete di defibrillatori esistenti; attività di formazione al corretto impiego dei defibrillatori; organizzazione e effettuazione di specifici eventi informativi sul tema. Al fine di coordinare e monitorare tutte le superiori attività viene istituito un comitato di coordinamento, composto da un rappresentante per ciascuno dei partecipanti al progetto e coordinato dall’assessore alla sanità del Comune di Siena, che potrà avvalersi della collaborazione della presidenza della Commissione consiliare servizi sanitari e sociali. Proprio dal lavoro della Commissione, presieduta da Francesca Cesareo, è infatti scaturita la necessità di dar vita a questo protocollo d’intesa.
La rete dei Dae nasce dal progetto denominato “Sidecar” datato 2016 e che aveva bisogno di nuovo impulso, sia per la manutenzione degli strumenti, sia per aggiornare e rinnovare appunto la formazione sul territorio.
“La diffusione della cultura della cardioprotezione – sottolinea il sindaco Nicoletta Fabio – è un atto di civiltà a cui non ci si può sottrarre: da una parte la diffusione di strumenti che possono salvare una vita, che siano al passo con la tecnologia e utilizzabili in maniera semplice e distribuiti capillarmente nei luoghi di lavoro o di vita sociale; dall’altra una opportuna campagna di informazione sulla cardioprotezione e sullo stesso utilizzo delle attrezzature. Operatori opportunamente informati e preparati possono diventare autorevoli portavoce per la trasmissione della cultura della cardioprotezione. Siena è una città all’avanguardia da questo punto di vista e il protocollo d’intesa rafforza la rete e le dà nuovo e fondamentale impulso”.
“Un esempio di proficua collaborazione fra enti, istituzioni e associazioni del territorio – spiega l’assessore alla sanità Giuseppe Giordano – per rinnovare e manutenere la rete dei Dea, un aspetto fondamentale per la tutela della salute della popolazione. Questo atto apre a nuove collaborazioni, presenti e future, e permetterà, di garantire strumenti funzionanti su tutto il territorio, la mappatura degli stessi e, allo stesso tempo, di programmare future istallazioni in modo da rendere la rete ancora più capillare e Siena ancor più ‘cardioprotetta’”.
“Abbiamo voluto subito porre l’attenzione su questo servizio a disposizione dei cittadini – commenta la presidente della Commissione consiliare permanente servizi sociali e sanitari Francesca Cesareo –. Professionalmente conosco da vicino la questione e ritengo assolutamente necessario l’impegno da parte di enti, associazioni e, in generale, di tutta la comunità senese per un rilancio della rete dei Dae”.
“Avere un defibrillatore portatile Dae a portata di mano può salvare una vita – dichiara il direttore generale Asl Toscana Sud Est Antonio D’Urso -. La loro presenza nei luoghi pubblici è fondamentale perché chiunque, con un minimo di formazione o seguendo le indicazioni della centrale 118, può fare la differenza tra la vita e la morte della persona che ha avuto il malore. Lo dimostrano i numerosi fatti di cronaca, anche recenti, in cui semplici cittadini hanno impiegato il Dae prestando i primi soccorsi in attesa dell’arrivo degli operatori sanitari. Da anni, la Asl Toscana sud est si impegna, in sinergia con enti locali, istituzioni e associazioni per rendere il nostro territorio sempre più cardioprotetto, tramite una diffusione capillare dei defibrillatori portatili. Eguale importanza riveste la gestione di tali strumenti che necessitano di continua manutenzione e aggiornamento per funzionare sempre e bene. Con piacere sottoscriviamo il protocollo del Comune di Siena che raccoglie e sancisce l’unità di intenti e ci motiva ad andare avanti nella stessa direzione per il bene della Comunità”.
“Partecipiamo con grande entusiasmo a questo gioco di squadra – dice Francesco Dotta, delegato alla sanità dell’Università –. L’Università ha una popolazione di oltre 15mila studenti, la rete di defibrillatori può servire a salvare vite anche fra i più giovani e, inoltre, tramite il nostro impegno alla formazione gli stessi studenti possono diffondere la cultura della cardio protezione e contribuire a salvare vite sul territorio senese”.
“L’Ordine dei Medici – evidenzia Roberto Monaco, presidente Ordine Medici Chirurghi e Odontoiatri di Siena e segretario nazionale della Federazione Ordine dei Medici – ha scelto di stare vicino al Comune di Siena, che sta facendo il massimo per mantenere attivo il progetto della città cardioprotetta, adottando una serie di defibrillatori e gestirne così la manutenzione dando un aiuto concreto. L’Ordine aveva già sposato da anni il progetto ‘Sidecar’ e fatto formazione in collaborazione con il 118 le misericordie e le pubbliche assistenze, per insegnare l’uso dei defibrillatori posizionati in giro per il territorio. Quando c’è un arresto cardiaco, c’è il 10 per cento di possibilità di perdere il paziente ogni minuto che passa. Avere un defibrillatore, vicino a dove avviene l’arresto cardiaco, può veramente salvare la vita come già è successo”.
“Oggi – spiega Sara Giannini, presidente della Pubblica Assistenza – con questo protocollo, si sottolinea l’importanza di fare rete. Una rete che la Pubblica Assistenza ha creato diffondendo, da sempre, le manovre per la rianimazione cardiopolmonare a centinaia di cittadini. La scienza lo conferma: tutti possono fare la differenza, sopratutto nell’ambito extra ospedaliero”.
“La Misericordia con Sienasoccorso, coordinamento provinciale delle Misericordie – sostiene Paolo Almi, provveditore della Misericordia di Siena -, ha provveduto negli anni a formare con corsi gratuiti, migliaia di cittadini sull’argomento dell’emergenza cardiologica. Provvede inoltre al telecontrollo di circa 150 apparecchi Dae in provincia. Non può quindi che esternare soddisfazione per la conclusione di questo progetto per la cardioprotezione”.
“La Lilt è sempre attenta alla cardioprotezione – sottolinea Gaia Tancredi, presidente della Lilt di Siena – tanto che il nostro centro è cardioprotetto e tutti gli operatori hanno effettuato il corso di Blsd, a cominciare proprio dagli impiegati, non solo dunque medici, infermieri e tecnici. Siamo molto attenti a questa tematica, con grande piacere aderiamo a questa iniziativa comunale, di grande utilità per la comunità senese. In passato sono state salvate tante vite attraverso la diffusione dei defibrillatori e alla formazione, ormai capillare in questa città e che interessa gran parte dei cittadini”.
“Accogliamo con orgoglio questo protocollo – specifica Roberto Berardi, vicepresidente Asp ‘Città di Siena’ – con grande impegno da parte di Asp che già gestisce defibrillatori nelle strutture e nelle farmacie. Il messaggio che vogliamo mandare anche tramite la formazione è che bastano cinque ore di corso per salvare una vita”.
Il protocollo. Attraverso la sottoscrizione, in particolare, il Comune di Siena si impegna a partecipare con i propri referenti agli incontri di coordinamento, programmazione, monitoraggio e valutazione del progetto;
facilitare connessioni con le altre progettazioni sviluppate e sostenute in ambito scolastico, extrascolastico e sociale;
a mettere a disposizione tutti gli otto Dae di sua proprietà ad accesso libero ventiquattro ore su ventiquattro;
curare la manutenzione ordinaria e straordinaria dei propri Dae dislocati nei punti della città.
L’Università degli studi di Siena si impegna a coordinare con il proprio referente gli incontri di programmazione, valutazione e monitoraggio del progetto;
promuovere l’attività di sensibilizzazione sul tema;
assicurare le attività di formazione al corretto impiego dei defibrillazione per la cittadinanza;
a mettere a disposizione i due Dae di sua proprietà ad accesso libero ventiquattro ore su ventiquattro;
curare la manutenzione ordinaria e straordinaria dei Dae dislocati nei punti della città indicati nel progetto.
L’Università per gli Stranieri di Siena si impegna a coordinare con il proprio referente gl incontri di programmazione, valutazione e monitoraggio del progetto;
promuovere l’attività di sensibilizzazione sul tema; curare la manutenzioneordinaria e straordinaria dei Dae dislocati nei punti della città indicati nel progetto.
L’Azienda Usl Toscana Sud Est si impegna a partecipare con i propri referenti agli incontri di coordinamento, programmazione, monitoraggio e valutazione del presente progetto.
L’Ordine dei Medici Chirurghi ed Odontoiatri della Provincia di Siena si impegna a favorire l’organizzazione di momenti di formazione congiunta dedicati agli operatori, docenti e volontari coinvolti nel progetto anche attraverso la messa a disposizione di personale interno all’ente;
facilitare le connessioni con altre progettazioni e promuovere possibili collaborazioni con altri enti pubblici e privati;
curare la manutenzione ordinaria e straordinaria dei Dae dislocati nei punti della città indicati nel progetto, mettendo a disposizione del Comune di Siena le risorse economiche necessarie alla stessa manutenzione ordinaria e straordinaria, comprensiva della fornitura del materiale di consumo.
L’Associazione di Pubblica Assistenza e l’Arciconfraternita di Misericordia si impegnano a favorire l’organizzazione di momenti di formazione congiunta dedicati agli operatori, docenti e volontari coinvolti nel Progetto anche attraverso la messa a disposizione di personale interno all’ente.
L’Asp “Città di Siena” si impegna a favorire l’organizzazione di momenti di formazione congiunta dedicati agli operatori, docenti e volontari coinvolti nel progetto anche attraverso la messa a disposizione di personale interno all’ente;
facilitare le connessioni con altre progettazioni e promuovere possibili collaborazioni con altri enti pubblici e privati; curare la manutenzione ordinaria e straordinaria dei Dae dislocati nei punti della città indicati nel progetto, mettendo a disposizione del Comune di Siena le risorse economiche necessarie alla stessa manutenzione ordinaria e straordinaria, comprensiva della fornitura del materiale di consumo.
La Lilt si impegna a curare la manutenzione ordinaria e straordinaria dei Dae dislocati nei punti della città indicati nel progetto, mettendo a disposizione del Comune di Siena le risorse economiche necessarie alla stessa manutenzione ordinaria e straordinaria, comprensiva della fornitura del materiale di consumo.
Di seguito la rete di defibrillatori presenti nel territorio comunale di Siena.
NUMERO |
UBICAZIONE |
MANUTENTORE |
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SIENA 01 | Fortezza Medicea | FORTEZZA MEDICEA | INGRESSO SEDE SIENA JAZZ |
Comune di Siena |
SIENA 02 | Palazzo Berlinghieri | CASATO DI SOTTO/PIAZZA DEL CAMPO |
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