SIENA. Traguardi importanti per l’oculistica senese: è la prima in Toscana per trapianti di cornea, sono in diminuzione le liste di attesa e saranno ampliati gli spazi operatori per potenziare l’attività. E' tra le poche strutture pubbliche in Italia ad aver reso disponibile una nuova tecnica per curare una grave malattia della cornea, il cheratocono. Questi rilevanti risultati sono stati illustrati da Aldo Caporossi, direttore dell’Oculistica del policlinico Santa Maria alle Scotte in occasione della presentazione del Congresso della Società Italiana Trapianto di Cornea che si terrà
a Siena, dal 25 al 27 febbraio, un summit di rilievo internazionale organizzato anche con la collaborazione dell’Oculistica dell’ospedale fiorentino di Careggi. Il professor Caporossi è stato il primo a portare in Italia il crosslinking, un’innovativa terapia del cheratocono e delle ectasie corneali, cioè dilatazioni anomale all’interno dell’occhio, efficace nel prevenire il peggioramento della malattia.
“Il cheratocono – spiega Caporossi – è una malattia dell’occhio che determina l’assottigliamento e l’incurvatura progressiva della cornea. Se trascurato può ulcerarsi, provocando problemi visivi come la distorsione delle immagini ed un fastidioso senso di abbagliamento alla luce del sole”. I pazienti giovani sotto i 26 anni sono quelli a maggior rischio, la malattia infatti colpisce un adolescente su 1.000 e a Siena sono già in trattamento 130 casi pediatrici. Il professor Caporossi, insieme ai colleghi Stefano
Baiocchi e Francesco Mazzotta, ha inoltre ideato e diffuso a livello internazionale una strumentazione, denominata ‘Caporossi-Baiocchi-Mazzotta. X Linker’ che è l’unica al mondo dotata di micro-telecamera e capace di ottenere la giusta focalizzazione dello spot sulla cornea, la prima macchina con marchio CE. L’Oculistica senese inoltre è la prima in Toscana per trapianti di cornea: 105 quelli effettuati nel 2009. Durante il congresso
verranno effettuati in diretta 16 trapianti di cornea in sei ore con ollegamenti da 6 sale operatorie, 3 alle Scotte, dove sarà in uso un sofisticato e innovativo laser chiamato “fetmosecond”, e 3 presso l’ospedale fiorentino di Careggi, grazie alla collaborazione dei professori Ugo Menchini e Rita Mencucci.“Oltre alla chirurgia in diretta – conclude Caporossi – faremo il punto della situazione sulla diagnostica corneale, sia morfologica che strutturale e sulla comparazione informativa delle diverse
metodiche di indagine alla presenza dei migliori esperti nazionali e internazionali”.
a Siena, dal 25 al 27 febbraio, un summit di rilievo internazionale organizzato anche con la collaborazione dell’Oculistica dell’ospedale fiorentino di Careggi. Il professor Caporossi è stato il primo a portare in Italia il crosslinking, un’innovativa terapia del cheratocono e delle ectasie corneali, cioè dilatazioni anomale all’interno dell’occhio, efficace nel prevenire il peggioramento della malattia.
“Il cheratocono – spiega Caporossi – è una malattia dell’occhio che determina l’assottigliamento e l’incurvatura progressiva della cornea. Se trascurato può ulcerarsi, provocando problemi visivi come la distorsione delle immagini ed un fastidioso senso di abbagliamento alla luce del sole”. I pazienti giovani sotto i 26 anni sono quelli a maggior rischio, la malattia infatti colpisce un adolescente su 1.000 e a Siena sono già in trattamento 130 casi pediatrici. Il professor Caporossi, insieme ai colleghi Stefano
Baiocchi e Francesco Mazzotta, ha inoltre ideato e diffuso a livello internazionale una strumentazione, denominata ‘Caporossi-Baiocchi-Mazzotta. X Linker’ che è l’unica al mondo dotata di micro-telecamera e capace di ottenere la giusta focalizzazione dello spot sulla cornea, la prima macchina con marchio CE. L’Oculistica senese inoltre è la prima in Toscana per trapianti di cornea: 105 quelli effettuati nel 2009. Durante il congresso
verranno effettuati in diretta 16 trapianti di cornea in sei ore con ollegamenti da 6 sale operatorie, 3 alle Scotte, dove sarà in uso un sofisticato e innovativo laser chiamato “fetmosecond”, e 3 presso l’ospedale fiorentino di Careggi, grazie alla collaborazione dei professori Ugo Menchini e Rita Mencucci.“Oltre alla chirurgia in diretta – conclude Caporossi – faremo il punto della situazione sulla diagnostica corneale, sia morfologica che strutturale e sulla comparazione informativa delle diverse
metodiche di indagine alla presenza dei migliori esperti nazionali e internazionali”.