Visite di screening e iniziative per sensibilizzare la gente
SIENA. Il glaucoma, come è noto, è una malattia degli occhi che può causare lesioni irreversibili e, se non diagnosticata in tempo o se non adeguatamente curata, può condurre alla perdita della vista, ossia alla cecità. Scientificamente, con il termine glaucoma si indica un insieme di malattie oculari caratterizzate dalla presenza di un danno cronico o progressivo delle fibre del nervo ottico. La malattia determina una riduzione progressiva del campo visivo finché, negli stadi più avanzati, si ha una visione cosiddetta “tubulare” caratterizzata dalla perdita completa della visione periferica. Per il fatto che questa malattia rientra tra quelle che traggono massimo vantaggio dalla prevenzione secondaria e quindi da una diagnosi precoce – ossia individuare la malattia quando ancora non dà sintomi particolari – tra l’insieme di soluzioni che esistono per curare questo disturbo spicca senza ombra di dubbio, e soprattutto, l’utilizzo della prevenzione, perché una semplice visita oculistica è sufficiente a diagnosticare un glaucoma in fase iniziale o ancora non grave.
Tra le tante attività inaugurate al fine di divulgare e promuovere questa soluzione, la “settimana mondiale del glaucoma” è quella che attira più partecipanti – circa 450 lo scorso anno – ed è quella che il comune di Siena ogni anno pone in primo piano dando il patrocinio per la manifestazione perché – come ha spiegato l’assessore alla sanità Anna Maria Ferretti – è sempre più necessario smettere di riferirsi alla sanità solamente in caso di tagli: “crediamo che la prevenzione sia fermamente e fortemente uno strumento ineluttabile e di risparmio e che promuovere simili attività, facendo conoscere ai cittadini informazioni su informazioni sulla malattia – a tale fine è svolta anche un’iniziativa nelle scuole per insegnare ai bambini a prendersi cura di loro stessi e della propria salute – sia altamente importante per evitare il dramma della cecità”.
Come ha spiegato, infatti, Eduardo Motolese, professore associato direttore dell’unità operativa complessa di Oftalmologia dell’azienda ospedaliera universitaria senese “Santa Maria alle Scotte”, il 98% dei casi di glaucoma, il quale conduce alla cecità, si tratta di “glaucoma cronico”, che è il più comune e che è dovuto ad un progressivo malfunzionamento delle vie di deflusso dell’umor acqueo che causa un aumento della pressione oculare. Questo fenomeno è una malattia tipica dell’adulto dopo i 40-50 anni e ha un’evoluzione molto lenta, e per il fatto che non dà disturbi o sintomi particolari, molto spesso ci si accorge troppo tardi di essere malati e del pericolo che stiamo correndo. E’ quindi basilare effettuare una visita ogni 2 anni, ma anche più spesso se il problema è già presente nel nucleo familiare.
Tornando alla manifestazione, il programma si dispiega nel seguente modo: sabato 7 marzo visite di screening dalle ore 9 alle ore 13 e dalle ore 15 alle ore 18.30 presso la sala delle vittorie della contrada del drago ( Piazza Matteotti 19 ), domenica 8 marzo visite di screening solamente la mattina dalle ore 9 alle ore 13 sempre presso la sala delle vittorie della contrada del drago; mercoledì 11 marzo alle ore 10 incontro con gli studenti del Liceo Scientifico “Galileo Galilei” in via Cesare Battisti 13; martedì 10 marzo ( solamente il pomeriggio dalle ore 15 alle ore 18 ) e giovedì 14 marzo dalle ore 9 alle ore 13 e dalle ore 15 alle ore 18 sarà possibile effettuare visite di controllo presso gli ambulatori dell’ U.O.C Oftalmologia azienda ospedaliera universitaria senese, I lotto, 7° piano, stanza 10 in Viale Bracci.
Alcuni dati statistici, catalizzati dal ricercatore universitario responsabile del “Day Service Glaucoma” dell’unità operativa complessa di Oftalmologia dell’azienda ospedaliera universitaria senese “Santa Maria alle Scotte” dicono che nel 2011 sono stati stimati circa 90 mln di persone affette da questo disturbo e circa 1mln di queste è presente in Italia. “Il comune di Siena si è schierato in maniera esemplare nel dare un supporto pratico attraverso un’attività di circa 2700 prestazioni: dal 2011 al 2014 sono state svolte 2289 visite di screening con 416 esami strumentali che hanno permesso di effettuare diagnosi su 137 pazienti che avevano la malattia alle prime fasi di sviluppo. E tra i 14 e 79 anni il 18% della popolazione italiana non ha mai svolto una visita dall’oculista e il restante 82% ha svolto questa solamente una volta, dando per scontato a questa tremenda malattia. Dobbiamo migliorare la prevenzione aumentando le cure e l’attrazione verso le persone che snobbano”.
La presentazione è stata chiusa da Massimo Vita, presidente dell’unione italiana dei ciechi e ipovedenti della sezione di Siena, il quale ha parlato di una nuova applicazione smartphone per i non vedenti “be my eyes” che funziona da ausilio per i non vedenti aiutandoli a leggere in particolari casi (l’applicazione è presente solo su smartphone e non ancora su android) e infine ha ricordato alcuni appuntamenti d’incontro che spiegheranno la malattia e l’importanza della prevenzione: 15 marzo assemblea dei non vedenti alle ore 9 presso l’Orto dei Pecci; 27 marzo cena “al buio” presso il ristorante “Gallo nero” per unire arte, sensi e cultura.