"Al progetto lavorano Rino Rappuoli, TLS e l’Istituto Spallanzani di Roma. Da Siena arriva l'idea, e il lavoro scientifico, teso a trovare nei pazienti guariti gli anticorpi per neutralizzare il virus"
SIENA. “Un messaggio di speranza quando tutto sembra crollarci addosso arriva da Siena. Da qui infatti parte la sfida mondiale al Coronavirus. È entrato nel vivo il lavoro scientifico, teso a trovare un farmaco che possa farci guarire da questo male del secolo. Nei pazienti già guariti da Covid19, verranno individuati gli anticorpi giusti per neutralizzare il virus per poi clonarli, industrializzarli e farli diventare una terapia. In pratica la scoperta di un farmaco che può salvare il mondo da questa pandemia. Non servirà per me o per la mia famiglia che come altre stanno lottando da sole con sé stesse grazie alla risposta del proprio sistema immunitario appunto perché oggi non esiste alcun farmaco. Nel contempo però in tanti non c’è l’hanno fatta e tanti altri non ce la faranno nelle prossime settimane. La speranza è che si faccia presto, che la scienza vinca al cospetto della morte, la medicina al cospetto della paura. Occorre quanto prima tornare tutti a vivere una vita normale. Al progetto lavorano il nostro Rino Rappuoli, TLS – la Fondazione che promuoviamo come Regione Toscana e coordina il distretto delle scienze della vita – e l’Istituto Spallanzani di Roma. Siena può e deve dimostrare al mondo di essere Siena. Ce la possiamo e dobbiamo fare tutti insieme”. A dirlo Stefano Scaramelli (Italia Viva), presidente della commissione sanità in Regione Toscana.
Da Siena arriva l’idea, e il lavoro scientifico, teso a trovare nei pazienti già guariti da Covid19 gli anticorpi giusti per neutralizzare il virus. Il vantaggio di questo approccio rispetto ai vaccini è che basta prendere il farmaco e neutralizzare il virus. Non solo, il farmaco può essere assunto anche durante la malattia, a differenza del vaccino che va fatto prima di essere contagiati. Queste le basi scientifiche su cui poggia il progetto e l’accordo siglato con l’Istituto Spallanzani sulla ricerca di Rino Rappuoli e Tls.