Ne hanno parlato a Gallio Piovi e Scaramelli
GALLIO. Il modello toscano della sanità è il frutto di recenti riforme ispirate a principi di qualità, equità e sostenibilità e sono stati introdotti aspetti rilevanti quali la programmazione di area vasta, supportata da una figura dedicata (il direttore della programmazione di area vasta) con la quale si realizzano sinergie fra Aziende territoriali e Aziende Ospedaliere Universitarie, un accorpamento delle Aziende sanitarie territoriali (da 12 a 3), un unico Ente di supporto (ESTAR) che gestisce gli approvvigionamenti di beni e servizi, la logistica, i concorsi, gli stipendi, le TS e ICT.
Monica Piovi, direttore Generale Diritti di Cittadinanza e Coesione Sociale Regione Sociale Regione Toscana – ha spiegato che: “si promuove l’assistenza ospedaliera basata su un modello a rete, si è potenziato il ruolo delle zone distretto, si è introdotto una Commissione per la valutazione delle tecnologie al fine di governare l’innovazione. La Toscana, grazie anche a questo nuovo modello, mira a consolidare le posizioni conquistate negli anni nella griglia LEA e nelle altre valutazioni effettuate a livello nazionale e regionale”.
Si è poi parlato anche di prevenzione tra obbligo ed educazione del cittadino e tra regionalismo e centralismo, nel quale è emersa la considerazione del presidente III Commissione Tutela della salute, Politiche sociali e del terzo settore Regione Toscana, Stefano Scaramelli: “Sul fronte della prevenzione dobbiamo vincere la sfida culturale, prima ancora che sanitaria, della consapevolezza. Le opportunità e gli strumenti della prevenzione sono un diritto da esigere e non un dovere da subire. È in questa prospettiva che dobbiamo lavorare nel medio termine – sottolinea Scaramelli – nel momento in cui si rende indispensabile ricorrere all’obbligatorietà, per fare prevenzione e tutelare la salute di tutti, emerge il limite di un obiettivo di crescita culturale e sociale che non è stato colto. Un sistema sanitario pubblico e universale, la garanzia di sicurezza della salute pubblica e la crescita culturale dei cittadini sui temi della prevenzione sono i tre assi su cui si muove la Regione Toscana.